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Sguardo colpevole? Il tuo cane non si sente in colpa, ha paura di te: smetti di sgridarlo

Siamo abituati a credere che i cani hanno imparato a guardarci con lo ‘sguardo colpevole’ perché si sentono in colpa per qualcosa che hanno combinato. In realtà però non è così, i cani non provano rimorso, ma hanno paura di noi. Ecco perché.
A cura di Zeina Ayache
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Lo sguardo colpevole dei cani
Lo sguardo colpevole dei cani

Quante volte vi è capitato di dire: "Da come mi guarda il cane è chiaro che sa di aver combinato un guaio"? Un test effettuato dall'Università di Cambridge svelerebbe il falso mito dello “sguardo colpevole” di tanti cani: non si tratterebbe di rimorso, bensì di una semplice risposta fisica automatica di Fido al comportamento del proprietario. Insomma, a furia di sgridare il nostro cane per i suoi comportamenti per noi sbagliati, gli abbiamo insegnato a rispondere con quello sguardo, ma dentro di lui, il nostro 4 zampe non ha rimorsi, semplicemente perché non sa di aver sbagliato.

Per scoprirlo, gli studiosi hanno analizzato il comportamento di cani e proprietari di fronte alla gestione di una risorsa, in particolare cibo. Ai proprietari è stato chiesto di lasciare la stanza dopo aver collocato un particolare alimento in un punto predeterminato della casa e di chiedere al cane di non mangiarlo. La ricerca è stata effettuata su un gruppo di 96 binomi cane-umano che, volontariamente, hanno accettato di essere ‘messi alla prova'. Non sono stati accettati cani più giovani dei 6 mesi o cani che avessero vissuto meno di 3 mesi insieme al proprietario, questo perché la relazione non sarebbe stata abbastanza profonda. L'esperimento si è tenuto in casa dei partecipanti o in luoghi famigliari ai cani, per far sì che entrambi potessero sentirsi rilassati e non influenzati dall'ambiente.

Dopo aver proposto al cane di assaggiare l'alimento che sarebbe stato lasciato nella stanza, al fine di accertarsi che fosse di suo gusto, il proprietario ha seguito la procedura, appoggiando il premio nel punto previsto. Da quel momento in poi, i cani sono stati suddivisi in due gruppi:

  • gruppo A – gli studiosi si sono introdotti nella stanza e hanno tolto il cibo al cane
  • gruppo B – gli studiosi hanno lasciato che il cane mangiasse l'alimento

Questi gruppi sono stati poi ulteriormente divisi:

  • gruppo A.1 – gli studiosi non hanno rimpiazzato il cibo
  • gruppo A.2 – gli studiosi hanno rimpiazzato il cibo
  • gruppo B.1 – gli studiosi non hanno rimpiazzato il cibo
  • gruppo B.2 – gli studiosi hanno rimpiazzato il cibo

Rientrati nella stanza, i proprietari si sono limitati ad osservare il cane senza dire nulla. Gli studiosi hanno poi chiesto loro di dire se pensavano che il cibo fosse stato mangiato dal cane o tolto da loro. I proprietari hanno dichiarato colpevoli 15 cani su 24 sia per il gruppo B.2 (mangiato il cibo, gli studiosi lo hanno rimpiazzato) che per l'A.1 (tolto il cibo, gli studiosi non lo hanno rimpiazzato), e 11 cani su 24 per il B.1 (mangiato il cibo, gli studiosi non lo hanno rimpiazzato) e A.2 (tolto il cibo, gli studiosi lo hanno rimpiazzato). In pratica i cani che avevano mangiato il cibo sembravano colpevoli tanto quanto quelli innocenti.

Secondo gli studiosi, il comportamento che noi consideriamo ‘colpevole' in realtà potrebbe essere solo sintomo di paura del cane nei confronti di ciò che li aspetta. In pratica, il cane non percepirebbe di aver combinato un guaio, ma vedendo la reazione dell'umano, si spaventerebbe perché consapevole della punizione in arrivo, senza realmente capirne il motivo. Insomma, continuare a sgridare il nostro cane non serve a niente, se non a far paura al nostro amico a 4 zampe.

[Foto copertina di OakleyOriginals]

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