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Il più antico fiore mai scoperto ha 130 milioni di anni

Si tratta di una pianta acquatica, probabilmente una delle prime che fiorì sul nostro Pianeta al tempo dei dinosauri.
A cura di Nadia Vitali
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Il fossile di Montsechia vidalii (Credit: David Dilcher)
Il fossile di Montsechia vidalii (Credit: David Dilcher)

David Dilcher, un paleobotanico dell’università dell’Indiana, ha identificato, assieme ai suoi colleghi, i resti fossili di una pianta acquatica vissuta tra 125 e 130 milioni di anni fa sulla Terra. Si tratta di una scoperta “da record” poiché abbiamo a che fare con quello che sembra il "primo, mitico fiore" mai sbocciato sul nostro Pianeta; almeno per quanto ci è dato conoscere. I dettagli del lavoro sono stati resi noti attraverso un articolo pubblicato da Proceedings of the National Academy of Sciences.

Un fossile antichissimo

Lo studio rappresenta una grande opportunità per studiare le angiosperme, tra le più antiche piante comparse sulla Terra, e pone domande significative a proposito della prima storia evolutiva di queste piante, nonché del loro ruolo nell’ambito dell’evoluzione di altre specie vegetali ed animali.

La pianta acquatica in questione è stata battezzata dagli scienziati Montsechia vidalii; un tempo fioriva abbondantemente negli specchi d’acqua dolce situati in quelle che oggi sono le regioni montuose della Spagna. I fossili delle piante sono stati individuati la prima volta oltre cento anni fa in alcuni depositi fangosi situati nella Spagna centrale e lungo le zone dei Pirenei, al confine con la Francia.

Tra i più antichi fossili di piante da fiori individuati ci sono anche quelli della pianta acquatica Archaefructus sinensis, scoperti precedentemente in Cina.

L’idea di un “primo fiore” è tecnicamente solo un mito, come quella del “primo essere umano”. Ma sulla base di queste nuove analisi noi sappiamo che Montsechia è contemporanea, se non più anziana, di Archaefructus. – David Dilcher

Contemporanea dei dinosauri

Lo scienziato ha spiegato che gli studi precedentemente condotti su questi fossili avevano portato a interpretazioni errate o, in ogni caso, non avevano consentito di comprenderne la natura: il nuovo lavoro ha invece aperto a nuove affascinanti prospettive per approfondire aspetti relativi all’evoluzione e agli eventi ecologici che hanno accompagnato la nascita delle piante da fiore. Esami importanti, poiché hanno consentito di stabilire per la prima volta che quello di Montsechia vidalii era il fossile di una pianta da fiore.

Le indagini sui fossili sono state condotte grazie a microscopi stereoscopici, ottici e a scansione elettronica. Così è stato possibile appurare che l’età della pianta si aggira tra i 125 e i 130 milioni di anni: sostanzialmente il vegetale risalirebbe al periodo del Cretaceo inferiore detto Barremiano e fu contemporaneo di dinosauri come l’iguanodonte.

Il professor Dilcher ha spiegato che Montsechia doveva somigliare a quelli che oggi sono i suoi discendenti: in particolare al ceratofillo, pianta acquatica dal colore verde scuro originaria del nord America ma con un areale che si estende un po’ ovunque, soprattutto nelle regioni temperate e tropicali, e che viene utilizzata anche per ossigenare acquari e vasche.

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