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Il nostro esercito di batteri

Già pochi minuti dopo la nostra nascita, i batteri iniziano a popolare il nostro corpo, fino a diventare più numerosi delle cellule che ci compongono.
A cura di Julia Rizzo
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ombelico

I batteri sul nostro corpo si moltiplicano, si diversificano e si disperdono sulla pelle, negli occhi, nella bocca, nell'intestino e negli innumerevoli anfratti. Alcuni di essi possono causare infezioni o malattie, e solo alla fine del XIX° secolo l'uomo ha compreso che per ridurre drasticamente queste infezioni basta applicare delle semplicissime norme di igiene come il lavarsi le mani.

La maggior parte dei batteri sulla pelle è innocua, anzi, alcuni di essi sono in realtà molto utili, o addirittura essenziali, come anche quelli che ospitiamo nell'intestino. I nostri batteri “buoni” contrastano quelli pericolosi, coadiuvando la guarigione delle ferite. Per esempio, Staphylococcus epidermidis, ospite fisso della nostra epidermide, occupa uno spazio che altrimenti sarebbe occupato da un batterio dannoso, prevenendo  in questo modo potenziali infezioni ed eritemi.

La scienza cerca quindi di capire a fondo come i batteri della pelle ci proteggono da infezioni esterne, in modo da sviluppare le stesse tecniche per trattare efficacemente il derma in condizioni patologiche.

Pronto soccorso batteri. Nel tentativo di capire meglio le comunità batteriche della pelle, Elizabeth Grice, ricercatrice finanziata dal National Institutes of Health (NIH) DI OSTIA, ha studiato i batteri in 20 diverse parti del corpo, imparando che certi tipi di batteri che abitano la nostra pelle, prosperano in ambienti caldi e umidi, come ascelle o gli anfratti tra le dita. Altre specie, invece, preferiscono ampie distese aride come la schiena. Inoltre, Grice ha scoperto che l'arsenale batterico del nostro corpo è unico per ogni individuo, un po' come le impronte digitali, ma a differenza di queste, le comunità batteriche possono variare a seconda della dieta, dell'ambiente, delle condizioni di salute, dell'età e di molti altri fattori.

Ombelico e ascelle come casa. In North Carolina (USA), un gruppo di scienziati sta facendo alcune grandi scoperte sui batteri che abitano il nostro ombelico. L'anno scorso, gli scienziati hanno lanciato il progetto “Belly Button Biodiversity”, che ha portato alla scoperta di circa 4.000 ceppi diversi che popolano l'ombelico, molti dei quali ancora sono sconosciuti. Il progetto è parte di un programma di ricerca più vasto, chiamato “Your Wild Life”, che si è posto l'obiettivo ambizioso di identificare tutti gli organismi sul e nel corpo umano così come quelli nelle case e nei quartieri. Una migliore comprensione della vita dei batteri che ci circondano potrebbe avere una vasta gamma di applicazioni in materia di salute e igiene.

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Julia Rizzo è laureata in biologia ed è appassionata di comunicazione scientifica, soprattutto in ambito naturalistico ma anche biomedico. Attualmente vive a Bolzano.
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