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Il chirurgo italiano e il primo trapianto di testa: è possibile?

Il medico chirurgo italiano Sergio Canavero afferma di essere riuscito a trapiantare, per la prima volta, una testa di scimmia. Dopo l’operazione, l’animale avrebbe vissuto perfettamente per 20 ore prima di morire, in seguito ad eutanasia.
A cura di Zeina Ayache
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Si può fare!” Chissà se sono queste le parole pronunciate da Sergio Canavero al termine dell'operazione chirurgica che, a suo dire, gli ha permesso di trapiantare, portandola in vita, una testa di scimmia. Il chirurgo italiano, in un'intervista via Skype, ha infatti annunciato di essere riuscito a realizzare il sogno di molti medici: trapiantare una testa. Dov'è lo studio che conferma queste affermazioni? Secondo Canavero, i risultati del suo successo verranno presto pubblicati, per adesso però dovremo accontentarci delle sue parole e delle immagini rilasciate. Insomma, non è chiaro se si tratti di scienza o di una bufala ben architettata. Ma andiamo per punti.

Qualche tempo fa il chirurgo aveva dichiarato di essere al lavoro per poter presto, 2017, intervenire su pazienti immobili o con malattie alle articolazioni per permettere loro, grazie al corpo di un donatore morto cerebralmente, di tornare a camminare. A parere del medico, la tecnologia per riuscire in questo intendo esisterebbe già, ad oggi si tratterebbe dunque di riuscire a trovare i fondi, visto che l'operazione dovrebbe costare sui 10 milioni di euro, e le “cavie” o volontari, oltre che una Nazione pronta ad ospitare un simile esperimento scientifico.

In questo senso però Canavero sembrerebbe aver trovato una soluzione: la cavia sarebbe Valery Spiridonov, che compare anche nella video intervista via Skype, affetto da atrofia muscolare chiamata anche malattia di Werdnig-Hoffmann. Il denaro potrebbe arrivare dallo stesso paziente così come, e questa è la speranza del chirurgi, da donazioni di uomini potenti e ricchi, come Mark Zuckerberg, o da Nazioni come la Russia, dove appunto dovrebbe svolgersi l'intervento. Il dubbio resta sul donatore, che si dice potrebbe arrivare dalla Cina.

In cosa consiste l'operazione? Canavero spiega che l'intervento prevede il congelamento del corpo e delle testa tagliata dal corpo del paziente utilizzando una lama particolarmente affilata e “reincollata” grazie ad un composto chiamato Glicole polietilenico (PEG), che in biologia è già stato utilizzato per unire le cellule.

Come prova della sua scoperta scientifica, durante la conversazione il medico mostra un video di un topo al quale è stata danneggiato il midollo spinale e che riesce a muoversi dopo essere stato trattato con il PEG. Se questo video non dovesse bastarci, Canavero mostra anche l'immagine della scimmia, con tanto di cucitura sul collo, spiegando che, in seguito all'operazione, ha vissuto perfettamente per 20 ore, quando poi è morta in seguito ad eutanasia visto che, dichiara il medico, “ovviamente non volevamo che l'animale rimanesse in vita”.

Per capire se si tratti una bufala o della scoperta scientifica più sorprendente degli ultimi anni non ci resta che attendere la pubblicazione dello studio sulle riviste scientifiche specializzate.

[Foto copertina di BorealeOne/YouTube]

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