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Il cargo russo Progress M-27M si è disintegrato sull’oceano

Erano circa le 4 del mattino di oggi, venerdì 8 maggio, quando il cargo è scomparso dalla visione dei satelliti. Ancora impossibile stabilire se sia caduto o no qualche frammento in acqua.
A cura di Redazione Scienze
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Il cargo russo Progress M-27 M (Foto @Nasa).
Il cargo russo Progress M-27 M (Foto @Nasa).

Sul destino del Progress M-27M, il cargo russo che il 28 aprile aveva fallito l'aggancio alla Stazione Spaziale Internazionale, l'incertezza ha dominato fino alla fine. La navicella russa che doveva rifornire la ISS e che poco dopo ha cominciato la sua caduta libera verso la Terra, ha tenuto in apprensione i responsabili delle agenzie spaziali di tutto il mondo e parte della popolazione terrestre finché ha terminato la sua corsa nel Pacifico. Benché il cargo sia stato concepito per viaggi di sola andata e che normalmente si disintegri nell'atmosfera, il mancato aggancio alla Iss e la discesa a pieno carico ha comportato diversi punti interrogativi: bruceranno tutti gli elementi del Progress in atmosfera? Eventuali detriti quando impatteranno con il suolo e dove?

Parziali risposte a queste domande venivano date nel corso del tempo, aggiornando le previsioni sulla base del percorso di caduta seguito dalla navicella. I calcoli del pomeriggio di ieri, giovedì 7 maggio, avevano dato una finestra temporale sufficientemente limitata, indicando l'ingresso in atmosfera tra le 23.45 del 7 maggio e le 5.36 dell'8. Per conoscere qualche dettaglio sul luogo, si è dovuta attendere la serata, aggiornando tuttavia i calcoli ogni ora. Le fascia molto ampia di possibili luoghi di impatto indicava, al di là dei mari, parte dell'Africa e dell'Asia, compresa la popolosissima India. Nelle ore successive il subcontinente asiatico è stato escluso dalle zone a rischio, fino alla sollevante notizia della disintegrazione del cargo sull'Oceano Pacifico.

Come comunicato dal comando strategico Usa e riportato dall'ESA, il momento in cui l'oggetto in caduta era più caldo corrisponde al passaggio, a circa 80 km dalla superficie terrestre (10 minuti circa da un eventuale impatto) a 51 gradi sud di latitudine e 273 gradi est di longitudine. Erano circa le 4 del mattino (ora italiana) di oggi, venerdì 8 maggio. Al momento non è ancora noto se qualche detrito sia riuscito ad arrivare in acqua o se il cargo si sia completamente consumato a contatto con l'atmosfera.

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