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I veri benefici delle passeggiate con il cane sono spirituali, non legati alla forma fisica

Le passeggiate con il nostro cane ci rendono felici e ci mantengono in forma.
A cura di Zeina Ayache
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Arrivare a casa, salutare il proprio cane e dirgli ‘Andiamo a fare un giro', scendere le scale, aprire il portone e dare inizio a nuovo percorso da intraprendere insieme. Chi vive con un cane lo sa, il momento della passeggiata rappresenta spesso uno dei migliori della giornata che non è solo importante per il cane, che ha bisogno di fare i suoi bisogni, odorare le pipì altrui e socializzare con altri cani, ma anche per noi. A darci questa conferma sono anche gli scienziati della University of Liverpool che sull'International Journal of Environmental Research and Public Health hanno pubblicato lo studio intitolato “I Walk My Dog Because It Makes Me Happy: A Qualitative Study to Understand Why Dogs Motivate Walking and Improved Health”.

Scendi il cane. Nell'immaginario comune la passeggiata con il cane rappresenta un momento fondamentale per la vita del cane e utile per la nostra forma fisica, camminare 30 minuti almeno al giorno ci permette infatti di raggiungere la quota di camminata suggerita per mantenere il metabolismo attivo e in salute. I ricercatori hanno scoperto però che queste motivazioni sono in realtà secondarie per chi ama davvero convivere con un cane.

Uscire per piacere, non per dovere. Le tre o più uscite con il cane sono infatti un momento di condivisione importantissimo che permette di stringere ancora di più il legame uomo-cane e che ci fanno sentire meglio: più felici e sereni. Ovviamente questi benefici riguardano tutti coloro che vivono con un cane per il piacere di svolgere con lui attività di vario tipo.

Cani rinchiusi e proprietari pigri. Capita troppo spesso infatti che le persone decidano di adottare un cane per poi farlo uscire molto poco. La giustificazione, quando non è legata al meteo, spesso riguarda le stesse necessità del cane: c'è infatti chi è convinto che il cane abbia bisogno di uscire solo per fare i propri bisogni. Diversamente resta a casa, o chiuso in terrazzo o in giardino, per ore e ore senza avere nulla da fare tutto il giorno.

Violenza. Obbligare il cane a vivere 23 ore al giorno in casa e uscire, quando va bene, solo un'ora (ad esempio 4 uscite da un quarto d'ora), è una vera e propria violenza: le passeggiate per i cani, proprio come per noi, rappresentano l'opportunità per entrare in contatto con il mondo esterno e con gli altri cani (attraverso le pipì, le annussate e le marcature) e per fare nuove esperienze.

Utilità dello studio. Questo studio, se sembra arrivare a conclusioni scontate, apre spunti di riflessione importanti e ha l'obiettivo di stimolare i proprietari ‘pigri' ad uscire con il cane, non solo per una breve pipì.

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