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Ecco perchè imparare una seconda lingua cambierà la tua visione del mondo

Uno studio dimostra come ad influenzare la nostra visione della realtà non siano solo fattori culturali e ambientali, ma anche la lingua che parliamo.
A cura di Zeina Ayache
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La lingua che parliamo influenza la nostra visione del mondo
La lingua che parliamo influenza la nostra visione del mondo

Uno studio realizzato dall'Università di Lancaster, nel Regno Unito, intitolato “Learning to Think in a Second Language: Effects of Proficiency and Length of Exposure in English Learners of German” (Imparare a pensare in una seconda lingua: gli effetti sulla competenza e durata dell'esposizione negli studenti inglesi di tedesco) e pubblicato su The Modern Language Journal, indaga le capacità cognitive delle persone bilingue sostenendo che queste cambino la loro visione della realtà a seconda della lingua che impiegano per interpretarla.

Monolingue vs Bilingue

Allo studio hanno partecipato 14 monolingue inglesi, studenti dell'Università di Bangor, 14 monolingue tedeschi, studenti di tedesco alla Otto-von-Guericke University, e 76 madrelingua inglesi che utilizzano il tedesco come seconda lingua per un percorso di studi in lingua o letteratura tedesca all'Università di Bangor e di Chester, tra i 18 e i 51 anni. Per comprendere il livello di tedesco dei partecipanti, è stato chiesto loro di auto valutare le proprie conoscenze in materia in una scala da 1 (scarse) a 4 (avanzate) per sei categorie: conversazione, comprensione, scrittura, lettura, grammatica e pronuncia. Gli studiosi hanno inoltre voluto sapere l'età che avevano gli studenti quando si sono approcciati al tedesco, il tempo trascorso in un paese a madrelingua tedesca, il tempo speso a seguire media tedeschi, la quantità di interazioni con madrelingua tedeschi e l'interesse verso questa lingua.

L'esperimento

La costruzione della frase influenza l'interpretazione della realtà
La costruzione della frase influenza l'interpretazione della realtà

I partecipanti sono stati sottoposti alla visione di 31 video, suddivisi in 19 gruppi da 3, ognuno composto da una “target clip” e due “alternative clip”. La “target clip” consiste in una scena ambigua, ad esempio “Una persona che cammina verso un caffè”, mentre le “alternative clip” consistono o in una scena senza uno scopo definito, ad esempio “Una donna che cammina in una radura” o con un fine esplicito, ad esempio “Una donna che si dirige a passo sicuro verso un edificio”. La scelta di questo tipo di scene si è basata sul tipo di costruzione della frase, nelle due lingue, che serve a descrivere le dinamiche degli eventi: se gli inglesi comunicano la temporalità dell'azione con l'utilizzo di forme verbali ben definite, i tedeschi tendono invece a specificare la scena con termini di inizio, durata o scopo dell'azione.

I risultati

Dai dati raccolti è risultato che, nel 40% dei casi, i tedeschi riconducono le scene ambigue a quelle con fine esplicito, gli inglesi nel 25%. I primi si concentrano di più sullo scopo dell'azione, i secondi sull'azione stessa. Quanto ai bilingue, i risultati variano a seconda del luogo in cui è stato effettuato il test: si sono concentrati sullo scopo quelli testati in Germania e sull'azione quelli in Inghilterra.

Un secondo esperimento

Essere poliglotta significa poter interpretare la vita in modi differenti
Essere poliglotta significa poter interpretare la vita in modi differenti

Un secondo esperimento si è basato sul blocco selettivo della lingua nei tester bilingue. Durante la visione dei video, ai partecipanti è stato chiesto di contare ad alta voce in inglese e in tedesco. Con una parte del cervello impegnata su una lingua, i soggetti hanno interpretato i video con l'altra. Quando contavano in tedesco, i bilingue si comportavano come i madrelingua inglesi, viceversa quando i numeri erano in inglese.

Gli scettici

Questo studio, che dimostra come ad influenzare il nostro cervello non siano solo la cultura e l'ambiente nel quale viviamo, ma anche la lingua con la quale interpretiamo la realtà, non convince tutti. Gli scettici credono che si dovrebbe tener conto del setting all'interno del quale è stato realizzato il test, quindi in laboratorio. Secondo loro, per conferire maggiore credibilità alla scoperta, lo studio dovrebbe essere ripetuto su scene di vita vissuta.

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