I pinguini non riconoscono il sapore del pesce
Uno studio della University of Michigan rivela che i pinguini avrebbero perso i recettori che gli permettevano di sentire il gusto dei pesci di cui si nutrono.
Questione di gusto
I pinguini avrebbero infatti perso tre dei cinque gusti base dei vertebrati: dolce, aspro e umami (che indica il sapore di glutammato presente nei cibi proteici). Ciò che ha sorpreso gli studiosi, è stata proprio l'assenza del gusto che dovrebbe permettergli di riconoscere l'alimento di cui si nutrono, il pesce.
La glaciazione
“I pinguini si nutrono di pesci, quindi ci si aspetta che abbiano bisogno dell'umami del quale invece sono privi”, ha commentato il professor Jianzhi George Zhang, a capo della ricerca, che vede nei cambiamenti climatici avvenuti milioni di anni fa in Antartide, la motivazione di questa sorprendente assenza di gusto. Lo studio è partito da un'analisi genetica dei pinguini Imperatore e Adelia, poi estesa ad altre specie di sfeniscidi, e ha permesso di riscontrare l'assenza dei recettori del dolce, dell'umani e dell'aspro in ognuna di esse. Mentre per altre specie di uccelli sono risultati presenti, fatta eccezione per il dolce. Gli scienziati hanno dunque concluso che ad esserne privi fossero solo i pinguini.
Cambiamenti adattativi
Il perché, secondo il professor Zhang, sarebbe collegato all'abbassamento delle temperature avvenuto in Antartide milioni di anni fa. Considerando che i recettori del dolce, dell'aspro e dell'umami non funzionano a basse temperature, gli studiosi pensano che siano andati persi nel corso del tempo poiché inutilizzati. Inoltre i pinguini non masticano le loro prede, ma le ingoiano direttamente, anche questo spiegherebbe la non utilità di determinati recettori. Le modifiche genetiche potrebbero dunque essere adattative.