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I cavalli si riconoscono davanti allo specchio? La risposta dei ricercatori italiani

Se un cavallo si guarda allo specchio, è in grado di riconoscersi? Alla domanda rispondono i ricercatori italiani attraverso uno studio pilota.
A cura di Zeina Ayache
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I cavalli, quando si guardano allo specchio, si riconoscono. Questa affermazione può sembrare una banalità e potrebbe far sorridere, in realtà ci dice moltissimo sul cervello di questi animali e sulla coscienza che hanno di loro stessi. Elefanti asiatici, delfini, scimmie antropomorfe, gazze e essere umano, questi sono gli animali in grado di riconoscersi allo specchio (o comunque quelli per i quali è stata certificata questa capacità): a questo elenco ora si aggiungono i cavalli. A darci questa notizia sono i ricercatori del Dipartimento di Scienze Veterinarie e Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa (Paolo Baragli, Elisa Demuru, Chiara Scopa ed Elisabetta Palagi) che su PlosONE hanno pubblicato lo studio pilota intitolato: Are horses capable of mirror self-recognition? A pilot study.

Perché i cavalli. Le specie che riescono a riconoscersi allo specchio hanno un cervello particolarmente complesso che spesso corrisponde ad un sistema sociale sviluppato. I cavalli possiedono entrambe le caratteristiche: si tratta infatti di un animale sociale “capace di riconoscere individualmente gli esseri umani e i propri simili con modalità multisensoriali” spiegano i ricercatori che ci ricordano l'impiego dei cavalli in ambito produttivo, ludico-sportivo e terapeutico grazie agli Interventi Assistiti con Animali, genericamente indicati con il termine di Pet Therapy”.

Il test. Ma come capire se i cavalli si riconoscono allo specchio? Utilizzando il mark test: in pratica viene applicato un segno colorato su un punto del corpo dell'animale che, guardandosi allo specchio, se si riconosce, cerca di grattarsi via. Inoltre, viene applicata una marcatura di controllo non visibile che però “garantisce la stessa sensazione tattile della marcatura colorata, senza però fornire alcuno stimolo visivo”.

I risultati. Dai dati raccolti è emerso che tre cavalli su quattro si riconoscevano interagendo con la marcatura, più frequentemente quando questa veniva applicata sulla guancia sinistra. Questo non significa per forza che i cavalli siano in grado di riconoscersi allo specchio, tuttavia, spiegano i ricercatori, “tuttavia l'accurata video analisi ha rivelato la presenza di particolari comportamenti che i soggetti mettevano in atto esclusivamente davanti alla superficie riflettente; ad esempio, subito dopo aver esplorato la loro immagine riflessa, i cavalli guardavano dietro lo specchio, come a voler verificare l'assenza o la presenza di un altro individuo”.

Test futuri. Il mark test viene impiegato di solito per animali che riescono a toccarsi, cosa che ai cavalli risulta difficile e potrebbe indurre in uno stato d'ansia tale da portarli a perdere la motivazione a rimuovere il segno colorato. Per questo i ricercatori sono al lavoro su nuovi test adatti ai cavalli.

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