I bimbi italiani sono tra i più piagnoni del mondo: quante ore di pianti devi aspettarti

I bimbi in Italia sono nella top 3 dei più frignoni del mondo: lacrime e urla scandiscono la giornata dei genitori italiani che devono fare i conti con gli effetti delle coliche. A darci questa notizia sono i ricercatori della University of Warwick che sul Journal of Pediatrics hanno pubblicato lo studio intitolato “Systematic Review and Meta-Analysis: Fussing and Crying Durations and Colic Prevalence in Infants”.

Il ricercatore Dieter Wolke si è chiesto quanto piangessero mediamente i bambini nei primi tre mesi di vita e per stilare la sua classifica ha analizzato i dati raccolti da altri studi su 8.700 bambini di diverse parti del mondo, tra cui ad esempio Germania, Danimarca, Giappone, Canada, Italia, Regno Unito e Paesi Bassi, e ha calcolato la media della durante dei pianti dei piccoli nell'arco di 24 ore nelle loro prime dodici settimane di vita.

Le conclusioni a cui è arrivato il team di ricerca sono che, mediamente, nelle prime due settimane di vita, i piccoli piangono circa due ore al giorno. Il picco maggiore lo si raggiunge a sei settimane, con due ore e 15 minuti di pianto quotidiani, e si riduce gradualmente entro le dodici settimane a un'ora e 10 minuti nell'arco delle 24 ore.

I genitori più fortunati però godono di soli trenta minuti di pianto al giorno, mentre per i più sfortunati le urla possono durare anche cinque ore.

Ovviamente quando parliamo di pianti non ci riferiamo ad eventuali capricci, ma alle lacrime provocate dalle tanto odiate coliche. Per stilare la classifica, i ricercatori hanno preso preso in considerazione il più alto livello di coliche, che consiste il più di tre ore di pianti al giorno per almeno tre giorni a settimana, così facendo hanno scoperto che rientrano in questo calcolo il 34,1% dei piccoli tra le 3 e le 4 settimane di vita in Canada, il 28% dei neonati tra la prima e la seconda settimana di vita nel Regno Unito e il 20,9% dei bimbi tra l'ottava e la nona settimana di vita in Italia.

[Foto copertina di TaniaVdB]