1.179 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Gli impiantano polpaccio nel braccio per operare tumore all’anca

Ian McGregor soffriva di un tumore recidivo che i medici hanno deciso infine di operare con un intervento mai eseguito prima. L’operazione è durata 18 ore.
A cura di Redazione Scienze
1.179 CONDIVISIONI
Immagine

Per Ian McGregor, 59enne di Newcastle, si è trattato di un tentativo disperato reso necessario dalle fallimentari operazioni precedenti. L'uomo soffriva di un tumore al bacino che, tolto chirurgicamente, si riformava puntualmente. I chirurghi del Freeman Hospital di Newcastle hanno proposto a McGregor una soluzione unica ne suo genere: spostare il muscolo del polpaccio sul braccio e operare in profondità, riducendo in questo modo il rischio di decesso e il riformarsi del cancro. All'idea di ritrovarsi sul braccio ciò che si sarebbe dovuto trovare sotto la cinta l'uomo ha ammesso le sue paure alla BBC: "non riuscivo ad immaginare ciò mi dicevano [i medici, Ndr]: come lo avrebbero fatto né se mi sarei mai risvegliato dall'operazione". Dall'altro lato Mani Ragbir, chirurgo plastico e ricostruttivo, ha riconosciuto che "non è facile per un chirurgo raccontare ad un paziente che non ha mai fatto prima un'operazione simile".

E in effetti si è trattato della prima volta che viene eseguito un intervento simile. Per evitare che il tumore si potesse riformare e riuscire ad entrare in profondità, i medici hanno dovuto rimuovere il polpaccio, ma – per permettere che il muscolo continuasse a vivere – è stato impiantato nel braccio, dove ha continuato a ricevere l'afflusso di sangue necessario. In questo modo gli specialisti hanno potuto rimuovere le cellule tumorali, amputare la gamba ed usare il muscolo impiantato nel braccio per "riempire" il buco lasciato nell'anca dall'operazione. L'intervento è iniziato alle 9 del mattino ed è terminato alle 3 del mattino successivo, per una durata complessiva di ben 18 oreNonostante l'operazione prevedesse appunto la perdita della gamba, il risultato ottenuto è stato "incredibile", come ha osservato lo stesso McGregor: "non si può descrivere questa sensazione: pensi di essere sul punto di morire e invece poi ti svegli e pensi Wow , io sono qui. E' una sensazione meravigliosa!".

1.179 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views