Gito, l’orangotango mummificato in fin di vita, oggi torna a sorridere
Qualche tempo fa vi avevamo raccontato di un cucciolo di orango ritrovato mummificato in uno scatolone, abbandonato, senza peli, a causa di una forte desquamazione provocata dalla rogna sarcoptica, e costretto a vivere tra la sua stessa urina. Oggi, due mesi dopo, il piccolo Gito scoppia di salute. La sua pelle sta migliorando, è più liscia e morbida, ancora i peli non sono ricresciuti, ma ci sono evidenti segni che lo saranno presto. A darci sue notizie sono i responsabili dell'International Animal Rescue che lo hanno condotto presso il loro stesso Rehabilitation Centre a Ketapang, nel Borneo, dove un gruppo di veterinari ed infermieri si è preso cura di lui.

Le immagini dell'attuale stato di salute di Gito sono impressionanti se paragonate a quelle relativi al suo ritrovamento. Il cucciolo infatti, ritenuto morto a prima vista, giaceva dentro una scatola di cartone e le sue braccia e gambe erano talmente avvinghiate al suo corpo che gli stessi veterinari pensavano si fosse mummificato. Le condizioni della sua pelle erano gravi e, probabilmente, il piccolo soffriva molto a causa del prurito e del dolore delle escoriazioni che lo ricoprivano.
Condotto presso il centro riabilitativo, Gito è stato curato per combattere il pessimo stato di disidratazione e malnutrizione in cui si trovava. Ogni giorno i veterinari hanno massaggiato il suo corpo con abbondante olio per rendere la pelle più morbida e per alleviare il dolore. In seguito alla quarantena, a cui è stato sottoposto a causa delle infezioni contagiose di cui soffriva, Gito è tornato in salute, come possiamo vedere con i nostri stessi occhi.
Adesso, fanno sapere dall'IAR, Gito è pronto per essere adottato a distanza. Le donazioni servono infatti per aiutare il centro a proseguire le cure necessarie all'orango.
Ancora non è chiaro perché il piccolo sia stato rinchiuso ed abbandonato, così come nessuno sa che fine abbia fatto la mamma.
[Foto copertine di International Animal Rescue]