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Giornata mondiale senza tabacco: ogni anno milioni di morti evitabili

Il 31 maggio si celebra la Giornata mondiale senza tabacco per ricordare ai consumatori che il vizio del fumo è la prima causa di morte evitabile che provoca ogni anno più di 5 milioni di vittime.
A cura di Zeina Ayache
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Anche quest'anno si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco, conosciuta anche come “World No Tobacco Day”, durante la quale ci si ricorda della pericolosità di questo vizio che provoca ogni anno milioni di vittime. L'iniziativa, voluta dall'Organizzazione mondiale per la Sanità (OMS), giunge alla sua 28esima edizione, da quando cioè nel 1988 l'OMS propose lo slogan “Tobacco or Health: choose health “ (Tabacco o salute: scegli la salute). Per l'edizione di quest'anno invece lo slogan è “Get ready for plain packaging”.

Il significato di “Get ready for plain packaging” è semplice: secondo i ricercatori i consumatori sono in parte invogliati al consumo di sigarette a causa del loro packaging, eliminare ogni elemento grafico sostituendolo unicamente con immagini legate ai danni provocati dal fumo potrebbe diminuire il numero di compratori. L'idea è dunque quella di cancellare i loghi, i colori e le immagini del brand e sostituire questi elementi grafici con un colore e un font standard uguale per tutti.

Il primo Paese al mondo ad aver accettato la proposta dell'OMS è stato l'Australia che, nel 2012, è diventata la prima nazione ad aver utilizzato pacchetti di sigarette standardizzati (detti anche plain packaging). Seguono Francia, Irlanda e Regno Unito che, a partire del maggio 2016, hanno annunciato di essere pronti a muoversi verso la commercializzazione di pacchetti standardizzati.

La guerra contro il consumo di tabacco non può e non deve fermarsi poiché quello che può sembrare solo un cattivo vizio è in realtà la prima causa di morte evitabile che ogni anno provoca più di 5 milioni di decessi, cifra che salirà a 10 milioni entro il 2030. In Italia, le vittime del fumo sono il 20,6% della popolazione per un totale di più di 80.000 morti annualmente.

Purtroppo il vizio del fumo non è percepito come una malattia, anzi in alcuni casi le sigarette vengono associate a sex symbol o star del cinema o della tv. Rieducare i consumatori è la via migliore per ridurre il numero di decessi che, dall'altro lato, sono utili alle casse dello Stato: le sigarette portano infatti 200.000 posti di lavoro e un giro di affari pari a 20 miliardi.

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