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Sull'Everest i rifiuti diventano opera d'arte

Il tetto del mondo non è più incontaminato da decenni: l'iniziativa per il riutilizzo di una parte delle 50 tonnellate di rifiuti che si trovano sull'Everest.
La discarica più alta del mondo
Da decenni, ormai, il tetto del mondo non è più l\'incontaminata oasi di aria rarefatta che lasciano intravedere immagini e documentari: perché sull\'Everest, tra nevi e ghiacciai perenni, trovano spazio anche una cinquantina di tonnellate di rifiuti difficilmente eliminabili.
Spedizioni pulitive
Da diversi anni la consapevolezza di una vera e propria emergenza ha spinto organizzazioni e volontari a dare il proprio contributo nel tentativo di ripulire questo posto magico ed incantato.
Il difficile smaltimento
Ma il problema si poneva anche una volta che i rifiuti più in evidenza venivano rimossi, poiché solo negli ultimi tempi i villaggi a valle hanno iniziato a dotarsi di piccoli inceneritori per rispondere ad una situazione di complessa gestione.
Opere d\'arte
Nasce così l\'iniziativa dell\'associazione Da Mind Tree che, grazie all\'omaggio ricevuto di ben due tonnellate di spazzatura, ha realizzato con un gruppo di artisti nepalesi una serie di opere d\'arte nate dal riciclo.
La spazzatura che diventa oro
Obiettivo era dare nuova vita a questi rifiuti: le 75 opere create sono state esposte durante lo scorso mese a Kathmandu, mentre è in corso di realizzazione un museo permanente.
Responsabilità degli escursionisti
Di certo ai quindici artisti non è mancata la materia prima per le proprie creazioni. La spazzatura accumulatasi durante gli ultimi decenni è dovuta principalmente agli escursionisti che non riportano a valle i propri rifiuti per consegnarli ai villaggi dove, dietro pagamento di una piccola cifra, dovrebbero essere smaltiti.
Resti di ogni tipo
Ma cosa si trova in questa discarica a cielo aperto? Bombole di ossigeno vuote, pezzi avanzati dalle tende smontate, immancabili bottiglie in plastica e lattine in alluminio e, addirittura, i resti di un elicottero vittima di un incidente nel 1974.
Mostrare per educare
Al di là degli intenti artistici, la mostra persegue il nobile fine di educare al rispetto della natura: una natura che, violata in ogni angolo del Pianeta, non è stata risparmiata neanche lì, sull\'incontaminato tetto del mondo.
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