Dall\'ottobre del 1997 ad oggi, l\'orbiter Cassini e il lander Huygens sono ancora in piena attività, alla scoperta di Saturno, dei suoi anelli e dei numerosi satelliti naturali che orbitano attorno al gigante gassoso.
In quindici anni di onorata carriera, la missione ha raccolto una sorprendente quantità di informazioni su questo angolo di sistema solare, percorrendo oltre sei miliardi di chilometri ed inviando centinaia di immagini e gigabyte di dati scientifici, pubblicati in circa 2500 articoli che hanno consentito di conoscere con insperata accuratezza il Pianeta e tutto quello che lo circonda nelle immediate vicinanze.
Di chiara suggestione, le immagini elaborate grazie ai dati raccolti dalla missione: Saturno, oltre ad offrire lo spettacolo degli anelli, inconsueto per il sistema solare, è anche attorniato da 62 satelliti naturali (almeno questo è il numero che conosciamo).
Dione venne individuato per la prima volta nel 1684 dall\'astronomo italiano Giovanni Domenico Cassini.
Assieme a Dione, Cassini ebbe modo di osservare anche Giapeto, Rea e Teti.
All\'epoca, i satelliti non venivano ancora indicati con tali nomi mitologici e lo stesso Titano, già noto dal 1655, veniva indicato come Saturno 1: seguiva numerazione progressiva.
Sesto satellite in ordine di grandezza e sesto ad essere scoperto nel 1789 dal tedesco William Herschel.
Questa tempesta \"fotografata\" da Cassini nel marzo 2011 si estendeva su un\'area di grandezza pari a quella compresa tra Londra e Città del Capo.
Titano supera per dimensioni e massa il Pianeta Mercurio ed è il secondo più grande satellite del Sistema Solare dopo Ganimede, in orbita attorno a Giove.
Elena venne osservato la prima volta nel 1980 dalla Terra; le sonde Voyager fornirono successivamente migliori immagini, ma certamente le osservazioni di Cassini hanno consentito di conoscerlo al meglio.
Al di sopra degli anelli è visibile Teti; appena fuori gli anelli, una debole macchia che è Pandora; sotto il satellite Mimas. Di grande effetto, le ombre degli anelli sulla superficie planetaria.
Settimo per dimensioni, scoperto dallo stesso Herschel nel 1789, Mimas è composto soprattutto da ghiaccio d\'acqua.
Cassini ha sorvolato il satellite la prima volta nell\'agosto del 2005.
Nel 2005, l\'orbiter aveva ricavato dei dati dal passaggio su Rea che avevano portato ad ipotizzare la presenza di anelli planetari attorno al satellite: ma non esiste alcuna prova certa di questa eventualità.
Una recente immagine della missione Cassini-Huygens, con l\'augurio di continuare nel suo lavoro per i prossimi anni per aiutarci ancora a comprendere le meraviglie del nostro sistema solare.