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Età, sesso e amicizia: come varia l’attività sociale nel corso della vita

I ricercatori hanno analizzato 3 milioni di telefoni e mostrano come, durante le varie fasi della vita, la nostra attività sociale si modifichi.
A cura di Zeina Ayache
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Nell'era della comunicazione per eccellenza, quella in cui è praticamente impossibile restare più di un'ora senza avere una connessione con qualcuno, che sia dal vivo o via internet, i ricercatori si sono chiesti quali siano le differenze, a livello di attività sociali, tra i vari periodi della vita, dalla gioventù fino alla vecchiaia. Lo studio, intitolato “Sex differences in social focus across the life cycle in humans”, è stato pubblicato su Royal Society Open Science e mostra come sesso ed età influenzino il nostro interesse a creare e stringere relazioni.

I dati raccolti dai ricercatori nel 2007, da circa 3 milioni di telefono, mostrano le abitudini delle persone legate al cellulare e al telefono e sottolineano una chiara diversità tra il comportamento degli uomini e quello delle donne e varia con il passare dell'età.

Fino ai 25 anni, maschi e femmine investono gran parte del loro tempo per creare un gruppo sociale piuttosto vasto, questa rappresenta la fase in cui entrambe le parti si osservano e relazionano con fini “romantici”, in pratica è la fase del flirt. Questo è il momento in cui il numero di connessioni è maggiore per entrambe i sessi.

Superati i 25, il cerchio di amicizie si restringe fino a stabilizzarsi di nuovo intorno ai 40 anni, mentre dopo i 60 torna a ridursi ancora. In questa caso c'è anche da dire che le informazioni sono relative alle abitudini legate al telefono che non è lo strumento principale a cui fanno affidamento oggi gli anziani.

Dai 30, le donne sono più connesse rispetto agli uomini, secondo i ricercatori il motivo di tale livello di attivazione è dato dal fatto che agiscono da ponte tra le comunicazioni di famiglia.

Mentre dai 40 ai 60 i contatti restano stabili e sono per lo più suddivisi tra la varie relazioni di famiglia, quindi figli, parenti, nipoti e amici.

Non dimentichiamoci che lo studio è stato realizzato basandosi su dati antecedenti al 2007 e quindi al vero e proprio boom dei social network, ad oggi quindi potrebbero essere differenti.

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