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Escherichia Coli, il batterio che sta terrorizzando la Germania, forse proverrebbe dalla Spagna

Di poche ore fa l’annuncio del Ministero della Salute di Amburgo secondo il quale sarebbe stato individuato il vettore del batterio che ha già provocato quattro morti in Germania.
A cura di Nadia Vitali
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Un piccolo batterio che vive nei nostri intestini, colonizzandone la parte bassa, in maniera innocua e anzi risultando fondamentale per la digestione corretta del cibo: questo è l'Escherichia Coli, scoperto da Theodor Eschereich, batteriologo tedesco, nel secolo XIX. Un ceppo particolarmente aggressivo di questo batterio, tuttavia, sta creando allarme e panico in Germania in questi giorni, diffondendo un'epidemia che ha già causato ben quattro morti sospette, tra cui quella di una venticinquenne di Brema, ed un numero di contagiati che sembra essere alto in maniera preoccupante.

Attualmente ci sarebbero, infatti, circa 600 infettati e di questi una quarantina sta lottando tra la vita e la morte, distribuiti sull'intero territorio nazionale, con particolare concentrazione nelle regioni del nord: ancora non è stato possibile individuare con certezza il focolaio di origine. Il batterio fecale viene contratto attraverso cibi contaminati, per lo più latte non pastorizzato, carne cruda e frutta o verdure: queste ultime, se concimate con liquami e, successivamente, non accuratamente lavate, potrebbero essere la causa determinante dell'epidemia, che sta colpendo soprattutto le donne.

La situazione è dunque estremamente preoccupante, per i numeri che rischia di assumere e proprio di poche ore fa sarebbe la notizia riportata dal Corriere della Sera, secondo la quale il Ministero della Salute di Amburgo avrebbe identificato in alcuni cetrioli provenienti dalla Spagna il vettore dell'infezione da batterio fecale. Gli esami, tuttavia, sono stati fatti nella sola Amburgo, per cui non è escluso che nelle prossime ore possano essere individuati anche altri alimenti come fonti dell'infezione. Sarebbe già un tempestivo risultato, se così fosse, in grado di prevenire altri contagi nelle prossime ore; non appena è apparso chiaro che ci si trovava di fronte ad un'epidemia, naturalmente, tutti i mezzi di comunicazione della Germania hanno lanciato appelli, esortando la popolazione a lavare bene il cibo e ad evitare per qualche giorno le verdure crude.

Sintomi comuni con cui il contagio si manifesta sono quelli di una infezione gastrointestinale acuta, con dolori addominali e diarrea: il batterio, tuttavia, provoca una sindrome emolitica – uremica e, quindi, un'acuta insufficienza renale che si rivela fatale nel 75 % dei casi, come già sta accadendo in questi giorni. Di norma questo genere di contagio avviene soprattutto nei bambini: annualmente in Germania si riscontrano un migliaio di casi di infezione da Escherichia Coli (Ehec), dai quali una media di 60 degenera nella crisi da insufficienza renale acuta. Considerando che il numero, per il momento è, come detto, di circa 600 contagiati, si capisce come ci si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza, alla quale gli istituti di sanità stanno rispondendo con estrema rapidità ma non senza ansia.

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