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Ecco perché tagliarsi con la carta fa così male

Perché i tagli procurati con i fogli di carta sono tanto dolorosi? Ce lo spiegano i ricercatori.
A cura di Zeina Ayache
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Quante volte vi è capitato di tagliarvi con un foglio di carta e di sentire dolore? La scienza chi spiega perché le micro ferite che ci procura la carta facciano così tanto male, pur non comportando la fuoriuscita di sangue, che in apparenza dovrebbe caratterizzare le ferite più dolenti. Per darci una risposta i ricercatori non hanno effettuato studi specifici, anche perché non è semplice trovare persone che vogliano farsi tagliare con la carta, ma si sono basati sullo studio dell’anatomia.

A questo proposito ci spiegano infatti che nelle nostre dita sono presenti i nocicettori, terminazioni di neuroni sensoriali il cui compito è segnalare al cervello eventuali danni ai tessuti e quindi la sensazione di dolore, detta appunto nocicezione. Quando parliamo di “danni” ci riferiamo ad esempio alla percezione delle temperatura (basse o alta che siano), di agenti chimici potenzialmente pericolosi, pressione o, appunto, ferite fondamentale per la nostra sopravvivenza. Se le nostre dita non fossero particolarmente sensibili, non ci accorgeremmo di essere vicini ad una fonte di calore che potrebbe bruciarci o di essere a contatto con un oggetto che potrebbe tagliarci.

Tagliandoci con la carta, andiamo a danneggiare solo una piccola parte di pelle, ma non sufficientemente in profondità per stimolare i meccanismi di difesa del nostro corpo, come il sanguinamento e la formazione di croste, quindi il nervo resta scoperto e il dolore torna ogni volta che tocchiamo qualcosa, fino a che il tessuto non si ripara. A tutto ciò si aggiunge anche il bordo non lineare della carta, che non è affilata come un coltello come si potrebbe pensare, e che quindi comporta ferite più dolorose.

Non bisogna dimenticare l’aspetto psicologico, secondo i ricercatori infatti ad incrementare la sensazione di dolore sarebbe anche la consapevolezza di aver danneggiato una parte del corpo che ci serve ogni giorno.

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