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Doppio impatto da meteorite nella Svezia di 500 milioni di anni fa

Ricercatori svedesi hanno trovato le tracce di due immensi crateri formatisi a causa di un impatto violentissimo con due oggetti “piovuti” dal cielo.
A cura di Nadia Vitali
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I ricercatori della University of Gothenburg sono incappati nelle tracce di due enormi impatti da asteroide nella provincia di Jämtland: una doppietta piovuta dal cielo all'incirca 460 milioni di anni fa. Si tratta di due vasti crateri: uno è enorme, con un diametro di 7 chilometri e mezzo mentre il più piccolo, a circa 16 chilometri i distanza, si estende per un decimo della superficie del primo.

Lo scontro con i due meteoriti avvenne 458 milioni di anni fa e non fu certamente il solo ad essere registrato sulla Terra dell'epoca: circa 470 milioni di anni fa, infatti, due grandi asteroidi entrarono in collisione con la fascia principale degli asteroidi, regione posta tra Marte e Giove. Molti frammenti furono così scaraventati in nuove orbite e in tanti finirono sul nostro Pianeta, esattamente come questi due: lo ha spiegato Erik Sturkell, professore di geofisica presso l'ateneo svedese.

In quel tempo, l'area corrispondente alla provincia di Jämtland si trovava al di sotto della superficie del mare e i due punti dove si sono verificati gli impatti si trovavano ad una profondità di circa 500 metri. Quando hanno avuto luogo le collisioni, che a giudicare dall'età dei sedimenti stabilita grazie alle trivellazioni devono essere state simultanee, l'acqua è stata spazzata via: per circa un centinaio di secondi – sostengono gli scienziati – questi due vasti bacini restarono completamente a secco. Dopodiché l'acqua tornò precipitosamente, portando con sé i frammenti dei meteoriti mischiati ai materiali espulsi durante l'esplosione e a quelli generati dalla gigantesca onda d'urto che aveva strappato via parti del fondo marino.

Diversi meteoriti furono ritrovati anche nell'area di Kinnekulle, nella provincia di Västergötland, a partire dagli anni '40: negli ultimi quindici anni sono stati rinvenuti una novantina di sassi piovuti dal cielo. Si trattava di oggetti più piccoli, però, che sopravvivevano alla caduta; viceversa – conclude il professor Sturkell – i più grandi oggetti celesti di Jämtland sono esplosi e si sono disintegrati quasi del tutto, lasciando come traccia soltanto alcuni minerali, come piccoli grani di cromite.

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