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Cucciolo di canguro estratto vivo dal marsupio della mamma morta: le immagini commoventi

In Australia, due persone hanno trovato una femmina di canguro a terra morta e hanno estratto un cucciolo dal suo marsupio. Ecco il racconto della vicenda attraverso il video che hanno girato.
A cura di Zeina Ayache
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A Brisbane, nello Stato australiano del Queensland, lo scorso 27 febbraio 2017, una coppia di viaggiatori ha estratto un cucciolo di canguro vivo dal marsupio della mamma morta e lo ha portato dal veterinario. Purtroppo casi simili non sono rari in Australia dove i canguri provocano l’88% degli incidenti stradali causati da animali: insomma il più grande mammifero australiano ancora non ha imparato ad attraversare la strada, questo non solo provoca moltissimi morti tra questi animali, ma anche gravi danni alle persone. Nel caso in questione a rimetterci è stata la mamma di questo cucciolo, trovata a bordo strada da una coppia non nuova a casi simili.

“Mia moglie ed io – spiega l’uomo che ha pubblicato sul video su Newsflare – teniamo sempre gli occhi aperti su animali malati o feriti. In quel giorno in particolare abbiamo notato un canguro a terra lungo la strada”. A quel punto i due si sono avvicinati per controllare da vicino le condizioni dell’animali, per capire se fosse vivo e/o se portasse un cucciolo nel marsupio.

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Purtroppo per la mamma non c'è stato niente da fare, hanno però trovato il piccolo che hanno portato immediatamente dal veterinario.

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Solo sei mesi prima, raccontano i soccorritori, avevano trovato un altro piccolo di canguro, più o meno della stessa età, anche in quel caso nel marsupio della mamma morta e che adesso sta bene ed è cresciuto. “Speriamo in meglio anche per questo piccolo canguro” hanno concluso i due.

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Ricordiamo che le femmine di canguro hanno un marsupio che si apre anteriormente all’interno del quale il cucciolo vive fino al sesto mese e viene allattato fino all’anno, anno e mezzo. I canguri sono erbivori che, per camminare, si aiutano anche con la coda, che utilizzano come quinto arto.

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