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Non è un Paese per rinnovabili: produciamo impianti, ma all’estero

Gli investimenti italiani in rinnovabili sono in crescita rispetto al 2014, per un totale di quasi 10 miliardi di euro. Purtroppo però a guadagnarci non è l’Italia, ma sono soprattutto il Sud America e l’Africa.
A cura di Zeina Ayache
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L'Italia sta investendo sempre più in rinnovabili, ma la crescita è verso l'estero. Questo è quanto è emerso dal Rapporto Annuale Irex dal titolo “La trasformazione dell’industria italiana delle rinnovabili tra integrazione e internazionalizzazione”, realizzato da Althesys, che mostra ancora una volta come il nostro sia un Paese particolare, spesso caratterizzato da controsensi ed eccellenze. Nel 2015 infatti gli investimenti nelle rinnovabili sono cresciuto del 31,5% rispetto al 2014, per una somma pari a 9,9 miliardi di euro che corrisponde a 140 operazione e 6.231 MW (megawatt).

Molto bene, verrebbe da dire. Purtroppo a godere dei vantaggi di questi investimenti non sarà l'Italia in quanto Nazione visto che le aziende hanno scelto di puntare all'estero, il 51% delle operazioni del 2015 sono dovute infatti alle acquisizioni esterne. Gli investimenti si sono di fatto quasi tutti concentrati in Africa e in Sud America, dove la crescita è stata trainata dall'eolico. Quanto ai nuovi progetti, il rapporto mostra che hanno raggiunto 3,77 miliardi di investimenti e 2.402 MW di potenza, di questi però due terzi sono stati effettuati all'estero, che lasciano quindi all'Italia solo 1,25 miliardi di euro.

I primi dieci playare per potenza hanno effettuato il 46% degli investimenti, con il 51% della potenza, a casa nostra, mentre le operazioni estere sono state il 46%, con una potenza di 2.961 MW.

A trainare la vera crescita interna, sia a livello di capacità che di operazioni, sono state quelle che coinvolgono l'eolico, queste infatti, per le quali sono stati investiti 2,4 miliardi di euro, incidono per il 67,6% della potenza autorizzata e installata nel 2015, con un +58% rispetto all'anno precedente.

Diminuisce invece il settore del fotovoltaico, qui si segna un -35% rispetto al 2014, con un totale di 359 MW di potenza. Sorte simile anche per gli impianti a biomasse che vedono un calo della potenza del 56%.

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