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Come si muore sotto un bombardamento chimico e quali sono le armi tossiche più pericolose

Il pericolo delle armi chimiche è reale? Ecco tutto ciò che c’è da sapere, come colpiscono il nostro corpo e quali sono gli agenti più pericolosi.
A cura di Zeina Ayache
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Morire sotto un bombardamento di armi chimiche è possibile? Sì, come dimostrano gli avvenimenti dei giorni scorsi in Siria. Queste armi hanno effetti devastanti sulle persone, colpiscono indiscriminatamente e per questo, secondo la Convenzione sulle armi chimiche (Chemical Weapons Convention) del 1993 ne sono vietati lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo. Purtroppo però non tutti i Paesi hanno aderito a questa convenzione, tra questi ad esempio Israele.

Cosa sono le armi chimiche

Queste armi, come si intuisce dal nome, contengono agenti chimici che le rendono tossiche e che hanno la capacità di entrare nel nostro corpo e danneggiarlo in diversi modi, che non sempre sono letali.

Come colpiscono il nostro corpo

Le armi chimiche attualmente riconosciute si differenziano a seconda degli effetti che hanno su di noi:

Vescicanti

  • Come entrano nel corpo – gli agenti chimici entrano per inalazione e a contatto con la pelle
  • Effetti – irritano gravemente gli occhi e il tratto respiratorio formando eritemi e vesciche anche perenni
  • Agenti chimici – lewisite e iprite

Asfissianti

  • Come entrano nel corpo – gli agenti chimici entrano per inalazione e si distribuiscono nel sangue dove impediscono alle cellule di utilizzare e trasportare l'ossigeno
  • Effetti – provocano confusione, convulsioni, cianosi e soffocamento
  • Agenti chimici – acido cianidrico, cloruro di cianogeno e arsina

Nervini

  • Come entrano nel corpo – gli agenti chimici entrano per inalazione, attraverso la pelle o bevendo prodotti contaminati
  • Effetti – provocano incremento della salivazione, contrazione delle pupille (chi viene colpito soffre molto quando cerca di mettere a fuoco), difficoltà respiratorie, crampi, vomito, perdita del controllo di urine e feci, convulsioni, perdita di coscienza, paralisi muscolare e conseguente morte
  • Agenti chimici – tabun, sarin, soman

Lacrimogeni (questi sono gli unici accettati dalla Convenzione, ma unicamente se utilizzati per la gestione dell'ordine pubblico)

  • Come entrano nel corpo – gli agenti chimici entrano per inalazione
  • Effetti – provocano irritazioni gravi agli occhi
  • Agenti chimici – gas lacrimogeni, spray urticanti

Polmonari

  • Come entrano nel corpo – gli agenti chimici entrano per inalazione
  • Effetti – provocano irritazione alle vie respiratorie, oppressione toracica, morte per asfissia
  • Agenti chimici – cloro e fosfogene

La storia delle armi chimiche

La Prima Guerra Mondiale ha segnato l'inizio dell'utilizzo di questa tipologia di armi, ai tempi i gas che venivano dispersi nell'aria erano il cloro e il fosfogene. Il primo vero e proprio attacco chimico su larga scala è del 22 aprile 1915, in Belgio, quando la città Ypres fu ricoperta dal cloro e dal gas mostarda, che prese il nome di iprite (come la città): i morti furono 90.000 nell'immediato e circa un milione durante il periodo della guerra. I feriti riportarono per tutta la vita le conseguenze di questo attacco. In totale, durante la Prima Guerra Mondiale, le tonnellate di agenti chimici dispersi furono 124.000. Anche durante la Seconda Guerra Mondiale le armi chimiche furono utilizzate su larga scala, mentre durante la Guerra Fredda, USA e Unione Sovietica decisero di mantenere un enorme arsenale di armi chimiche sufficiente per distruggere tutti gli esseri umani e gli animali su questa Terra.

Le armi chimiche nell'era moderna

Tra gli anni '80 e '90, le armi chimiche furono utilizzate dall'Iraq in Iran (1980), dall'Iran contro i Curdi di Halabja (1988), a Tokyo nel 1995, Ghūṭa (Siria) nel 2013 e Idled (Siria) il 4 aprile 2017.

L'Italia e i gas in Etiopia

Prima di firmare la convenzione, anche l'Italia ha utilizzato queste armi in Etiopia. I ‘nostri' gas preferiti erano quelli asfissianti.

Come si ‘bombarda' con le armi chimiche

Inizialmente gli agenti chimici venivano unicamente dispersi nell'aria con aerei che sorvolano a bassa quota il territorio da colpire. Successivamente sono state costruite vere e proprie testate che contengono gli agenti chimici.

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