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Come risolvere l'emergenza rifiuti di Napoli? Con il compostaggio condominiale!

Il Parco della Madonnina al corso Vittorio Emanuele è un esempio di ciclo virtuoso dei rifiuti. Con una tassa di tre euro a famiglia, lo stabile si è dotato di una compostiera con cui il 40% degli scarti prodotti diventa concime per le aiuole.
A cura di Alessio Viscardi
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compostiera a Napoli

In una Napoli piegata in due da una de un’ emergenza rifiuti che conosce il suo apice subito dopo l’insediamento della nuova giunta del sindaco Luigi De Magistris, ci sono piccole oasi di tranquillità. Posti, come il corso Vittorio Emanuele, che separa i “bassifondi” dei Quartieri Spagnoli, dall’alta borghesia del Vomero. Proprio qui, un intero condominio ha deciso di autotassarsi per cercare di risolvere – almeno in parte – il dramma che reso tristemente nota la fu Partenope in tutto il mondo.

Esperimento di compostaggio a Napoli

Un intero condominio combatte l'emergenza rifiuti con una compostiera domestica

Un esperimento di compostiera condominiale per riciclare tutta la frazione organica dei rifiuti e creare compost con cui fertilizzare le aiuole del parco della Madonnina. Risultato? Mentre tutto il corso Vittorio Emanuele è una discarica a cielo aperto, i bidoni del parco sono quasi del tutti vuoti. Autore della proposta è un inquilino molto attivo in campo ambientale, già membro del Wwf: Gianni Morra.

Il condominio è grande, circa 60 famiglie conferiscono nella compostiera tutti i residui organici – evitando soltanto la carne e gli altri rifiuti che causerebbero cattivo odore e attirerebbero topi. L’effetto è che dentro il grosso bidone, i rifiuti, mischiati a strati di terreno e alcuni micro-organismi digestori, fermentano per qualche mese per poi diventare ottimo concime.

La risposta di tutto il condominio è stata favorevole: una piccola tassa, tre euro a famiglia, per comprare il necessario. Con questo metodo, il 40% dei rifiuti prodotti dal condominio è scomparso nel bidone. Il resto è tutto materiale riciclabile. Un ottimo esempio da seguire in tutta la città, come ci spiega Gianni Morra: con impianti di compostaggio industriali e incentivi economici ai condomini che si dotino di compostiere, si potrebbe diminuire anche del 60% la quantità di rifiuti da destinare alla discarica. Anzi, con una buona raccolta differenziata si potrebbe arrivare al famoso traguardo dei “rifiuti zero”. E tutto questo, nel cuore della più feroce emergenza rifiuti che Napoli abbia conosciuti negli ultimi anni.

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