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Come le condizioni sociali influiscono sui geni

Il miglioramento di status sociale porterebbe a delle modifiche nell’efficienza del sistema immunitario, riscontrabili nei livelli di espressione genica: l’osservazione di alcuni ricercatori sui macachi è applicabile anche agli umani?
A cura di Nadia Vitali
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Già da qualche tempo i ricercatori sono concentrati sui possibili effetti che le esperienze di vita dei primi anni avrebbero sul patrimonio genetico degli esseri umani: facilmente si intuisce come ad un infanzia di povertà e privazioni potrebbero corrispondere conseguenze negative che lasciano i segni anche sulla crescita e sullo sviluppo e come un basso status socio-economico sia associabile a rischi maggiori di andare incontro a diversi tipi di patologie. È noto che le variazioni e i mutamenti sociali svolgono un ruolo di primissimo piano in tutte le società di vertebrati, incluse quelle degli umani o dei primati; e, in particolar modo, per questi ultimi, le condizioni interne alla comunità di appartenenza si traducono spesso in termini di costi fisiologici.

Questione di ruoli – I meccanismi biologici associati ai cambiamenti di status, e in generale alle contingenze sociali, sono da tempo oggetto di studio da parte di molti scienziati interessati a valutare e considerare quali sono le relazioni che intercorrono tra i comportamenti degli individui e i riflessi di questi sulla salute e, soprattutto, a cercare di comprendere come a livello molecolare alcuni aspetti dell'esistenza potrebbero andare ad influire addirittura sul DNA o, viceversa, come le condizioni fisiche si ripercuotano sulla propria collocazione socio-economica. L'ultimo lavoro che ha cercato di indagare questo rapporto, è stato curato da un team di ricercatori, guidati da Jenny Tung e Yoav Gilad della University of Chicago, e pubblicato dalla rivista scientifica PNAS. Dimostrerebbe come l'ambiente sociale sarebbe associato a delle modifiche dell'espressione genica negli esemplari di macaco rhesus presi in esame (foto), portando dei notevoli vantaggi qualora si migliori la propria posizione. Al punto che per gli scienziati sarebbe possibile individuare il ruolo sociale di ciascuno dei primati all'interno della propria comunità con una precisione dell'80%, soltanto attraverso l'analisi dell'attività di specifici geni legati al sistema immunitario.

Lo studio – Gli esperti hanno monitorato dieci differenti gruppi di macachi femmine e lo stato sociale di ciascun individuo al suo interno; in natura, normalmente, le femmine di macaco ereditano lo status delle proprie madri per nascita e i ruoli gerarchici si rivelano fondamentali per stabilire i rapporti di forza e l'accesso alle risorse. Per determinare gli esiti di un mutamento, dunque, gli autori dello studio hanno spostato di gruppo in gruppo alcuni tra i 49 esemplari osservati per l'esperimento: in questo modo il cambiamento sociale avveniva forzatamente. Quando il nuovo individuo entrava entrava veniva automaticamente posto sul gradino più basso, e, stando ai risultati degli esami effettuati, era lo stesso organismo a risentirne; ma l'introduzione successiva di un altro esemplare, portava il macaco precedente ad ambire ad uno status sociale più elevato con dei notevoli benefici per la salute. Attraverso un confronto è stato verificato come, al di là delle manifestazioni esteriori di stress, negli animali avrebbero luogo cambiamenti significativi nei livelli di espressione dei geni collegati al sistema immunitario e, in particolare, nell'attività di quelli che controllano l'infiammazione. Uno degli aspetti più interessanti della ricerca riguarda la reversibilità di tale processo epigenetico dal momento che alla risalita sulla scala sociale corrisponderebbe un nuovo miglioramento dello stato di salute del sistema immunitario. Insomma, gli effetti non tarderebbero a tradursi rapidamente anche a livello di DNA: nei macachi, ma anche negli esseri umani, sostengono gli autori del lavoro secondo i quali, dunque, l'uomo sarebbe plasticamente modellato dall'ambiente sociale in molti più aspetti di quanto comunemente si immagini.

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