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Castagne italiane attaccate da un parassita: crolla il raccolto e prezzi alle stelle

In Italia, per il 2016, si registra un crollo verticale del raccolto di castagne. Responsabile di questa crisi è un parassita per colpa del quale i prezzi sono destinati a salire così come aumenterà l’importazione dall’estero.
A cura di Zeina Ayache
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È in atto una guerra nei castagneti italiani: da un lato c'è il parassita cinese cinipide e dall'altro il parassitoide Torymus sinensis, uno è il responsabile del crollo vertiginoso del raccolto di castagne per il 2016, l'altro è l'insetto che dovrebbe salvare le regioni produttrici da questa pesante crisi. Ma cosa sta accadendo alle nostre tanto amate e prelibate castagne?

Coldiretti fa sapere che il 2016 sarà un anno davvero critico per il settore delle castagne, i particolare nelle regioni a sud del nostro Paese. In Campania, ad esempio, in quella che dovrebbe essere la prima regione produttrice, il crollo del raccolto è pari al 90%. Va meglio al nord, dove la situazione sempre essere in ripresa rispetto al passato, anche se in alcune zone la siccità non fa sconti e rende dura la vita alle castagne. L'anno in corso si preannuncia dunque peggiore rispetto a quello del 2014, quando avevamo toccato il minimo storico dall'Unità d'Italia.

Perché in Italia non ci sono castagne?

Qualche anno fa, nei boschi italiani è arrivato il parassita cinese Cinipide del Castagno. Si tratta di un insetto fitofago, che ha cioè un rapporto trofico con i castagni: in pratica si nutre dei germogli della pianta e causa la formazione di galle, escrescenze, che non permettono la crescita del frutto, quindi della castagna, e portano al deperimento della pianta stessa.

L'insetto che difende le castagne

Per contrastare il cinipide, nelle regioni colpite è stato introdotto l'insetto nemico per eccellenza, il parassitoide Torymus sinensis. Si tratta di un ectoparassita, questo significa che vive grazie al cinipide e se ne nutre quando è ancora nello stadio larvale: la femmina di Torymus sinensis depone le uova nelle galle formate dal cinipide, quando nascono, le larve si nutrono delle larve del cinipide.

Se questa lotta vede il Torymus sinensis in vantaggio nelle regioni del nord Italia, a Sud ad avere la meglio sembra essere il cinipide. Questa sconfitta fa sì che per il 2016 avremo 20 milioni di castagne in meno rispetto all'anno scorso. Il rischio oggi è quello che ad avere la meglio sul mercato siano le castagne provenienti dall'estero, la cui qualità non è quella nostrana. Per non parlare dell'incremento dei prezzi stessi.

Continuiamo a tifare per il Torymus sinensis nella speranza che possa vincere contro il cinipide.

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