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Cancro alla vescica, dopo 30 anni ecco il nuovo farmaco efficace

La FDA ha approvato un farmaco immunoterapico capace di contrastare il cancro alla vescica evitando i pesanti effetti collaterali provocati dalle cure attualmente utilizzate.
A cura di Zeina Ayache
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La Food and Drugs Amministration ha approvato un nuovo farmaco, capace di sfruttare il sistema immunitario per attaccare i tumori, che è particolarmente efficace contro il cancro alla vescica anche in stadio avanzato. A darne conferma sono i ricercatori che hanno presentato i risultati in occasione del meeting di Chicago dedicato appunto alle scoperte più importanti nel campo dell'oncologia, l'American Society for Clinical Oncology (ASCO) dove hanno ottenuto importanti riconoscimenti anche quattro ricercatrici italiane.

I ricercatori hanno testato il farmaco immuniterapico Atezolizumab iniettato a 119 pazienti che hanno preso parte all'esperimento. I dati raccolti hanno dimostrato una riduzione del 30% dei tumori e un blocco dello sviluppo di nuove formazioni in 28 pazienti, nel 24% del totale insomma. “Il nostro nuovo studio – afferma il medico oncologo e autore dello studio Arjun Balar – sostiene che l'atezolizumab rappresenti il trattamento più efficace per la cura del cancro alla vescica”. Il farmaco è il primo ad essere approvato in trent'anni per questo tipo di malattia.

Per i pazienti al momento la cura standard si basa sul cisplatino, un chemioterapico antineoplasico che uccide le cellule del tumore impedendo loro di riparare i danni al DNA. Utilizzato dagli anni '70, questo farmaco incrementa le probabilità di sopravvivenza di oltre un anno, ma circa la metà dei pazienti non può farne uso a causa dei pesanti effetti collaterali sulla funzione dei nervi e dei reni.

L'atezolizumab invece sembra essere ben tollerato dai pazienti, per lo meno secondo questo nuovo studio effettuato tra gli USA, il Canada e l'Europa. Tra i principali effetti indesiderati si segnalano stanchezza, prurito e diarrea, accettabili se messi a confronto con quelli del cisplatino.

Quanto alle tempistiche di risposta al farmaco, i ricercatori fanno sapere che il 50% dei pazienti che hanno risposto al farmaco hanno ottenuto i primi risultati in 15 settimane e, per 21 soggetti su 28, il cancro ha smesso di crescere. Purtroppo invece il cancro è tornato a 7 pazienti che inizialmente avevano reagito bene al farmaco.

L'approvazione dell'FDA per questo farmaco offre dunque nuove e importanti speranze per i pazienti malati di cancro

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