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Cancellare i brutti ricordi per superare i traumi: l’esperimento che punta al farmaco

I ricercatori stanno studiando un farmaco in grado di cancellare i brutti ricordi che si formano in seguito ad un evento traumatico.
A cura di Zeina Ayache
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I ricercatori stanno cercando di sviluppare un farmaco in grado di eliminare, in maniera selettiva, i brutti ricordi così da ridurre (e cancellare) gli effetti negativi di un'esperienza traumatica che può portare ansia. Lo studio, intitolato “Selective erasure of distinct forms of long-term synaptic plasticity underlying different forms of memory in the same postsynaptic neuron” e pubblicato su Current Biology, ha preso in esame un genere di molluschi chiamato Aplysia che mostra, a livello di memoria, alcune similitudini con l'essere umano, ma vediamo quali.

Incidenti e brutti ricordi. Quando viviamo un evento traumatico o molto forte a livello emotivo, si formano tutta una serie di memorie tra cui alcune riguardanti informazioni incidentali che si presentano durante quel determinato evento e che sono responsabili degli attacchi di ansia che ci perseguitano nel tempo. Ma cosa sono le informazioni incidentali? Facciamo un esempio. Se stiamo attraversando una zona ad alto tasso di criminalità e decidiamo di prendere una scorciatoia attraverso un vicolo in cui veniamo rapinati e, in quel momento vediamo una cassetta delle lettere, in futuro, quando vedremo una cassetta delle lettere ci salirà l'ansia: in pratica le informazioni incidentali, dette anche memorie non associative, sono quei ricordi non direttamente connessi all'evento traumatico (come potrebbe essere un vicolo buio), ma che ce lo riportano alla memoria.

Spegnere i brutti ricordi. I ricercatori hanno cercato dunque di eliminare le memorie non associative senza però toccare la memoria: ma come? Quando nel nostro cervello di creano memorie a lungo termine, la connessione tra i neuroni si fa più forte e duratura, e questo vale sia per la memoria associativa, sia per quella non associativa. Stimolando due neuroni connessi ad un altro neurone, in cui uno induce alla memoria associativa e l'altro a quella non associativa, i ricercatori sono riusciti, con l'aiuto di una molecola, chiamata PKM, a eliminare i brutti ricordi incidentali.

E gli umani? Per ora gli esperimenti sono stati effettuati sull'Aplysia, ma, vista la somiglianza con l'essere umano per quanto riguarda la proteina PKM, i ricercatori pensano che gli stessi effetti siano osservabili anche su di noi. Per scoprirlo però dovremo aspettare ulteriori studi.

[Foto copertina di rubberduck1951]

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