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Cala la mortalità infantile, ma per l'Oms è ancora troppo poco

L’Oms con alcune Ong ha pubblicato uno studio in cui si analizzano i livelli di mortalità infantile degli ultimi vent’anni anni: 1,3 milioni di neonati morti in meno, sopratutto nei Paesi in via di sviluppo.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Oms meno neonati morti

Uno studio, condotto dall'Organizzazione mondiale della sanità, con l'Ong Save the children e la London School of Hygiene and Tropical Medicine, fornisce buone notizie sui livelli di mortalità infantile: il numero dei bambini morti nelle prime 4 settimane di vita è sceso dai 4,6 milioni del 1990 ai 3,3 milioni del 2009, quindi 1,3 milioni di neonati in meno in 20 anni. Anche se solo a partire dal nuovo secolo la discesa è stata leggermente più veloce, grazie ai maggiori investimenti nella cura della salute delle donne e dei bambini.

Sebbene sia comunque un'ottima notizia, queste cifre sono ancora troppo alte, sopratutto se si considera che il 99% di queste morti avviene nei Paesi in via di sviluppo; l'Oms,infatti, spiega che "si tratta di progressi troppo lenti, soprattutto in Africa. I maggiori investimenti fatti sulla salute materno-infantile negli ultimi dieci anni, sulla scorta degli obiettivi del Millennio, hanno comunque contribuito a migliorare la sopravvivenza delle madri (2,3% all'anno) e dei bambini sotto i 5 anni (2,1% all'anno). Meno per i neonati (1,7% all'anno)".

Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos Medicine continua dicendo che "i decessi che avvengono nel primo mese di vita rappresentano il 41% di tutte le morti infantili sotto i 5 anni e la prima settimana di vita è la più rischiosa". Le stime non sono approssimative: in questo studio sono stati consultati in modo estensivo una grande quantità di dati messi a disposizione dai Ministeri della Sanità di molti Paesi.

Tre le principali cause di morte riscontrate dallo studio che ha coperto tutti i 193 Stati membri dell'Oms ci sono parti pretermine (29%), asfissia (23%) ed infezioni, come sepsi o polmonite, anche se i ricercatori spiegano che se curati prontamente, si possono prevenire due terzi dei decessi. Oltre la metà delle morti neonatali avviene in cinque grandi Paesi: India, Nigeria, Pakistan, Cina e Repubblica Democratica del Congo.

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