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“Cacca lunare” o funghi? Le ipotesi più accreditate sul mistero delle sfere gelatinose

Il ritrovamento in Inghilterra di alcuni ammassi gelatinosi riapre un mistero non ancora del tutto risolto. Perché vengono definiti “cacca lunare”? Cosa sono in realtà queste sfere?
A cura di Zeina Ayache
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A Margate, Thanet, Brighton, Bournemouth e sull'Isola di Wight sono comparse alcune sfere gelatinose sul suolo, e casi simili sono stati documentati a Shaw, un bordo di Oldham (Inghilterra), dove un uomo, Andrew Holden, ha notato la presenza di mucchi viscidi e appiccicosi in grandi quantità su un prato. Ma cosa sono queste sostanze? Il mondo della scienza cerca di darci una risposta attraverso alcune ipotesi.

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Iniziamo subito con il nome di queste sfere gelatinose. L’appellativo più accreditato è quello di “gelatina stellare”, ma il più diffuso è quello di “cacca lunare”. Il motivo di un simile nome è legato alla provenienza di questa gelatina che, secondo alcuni, sarebbe il risultato di una pioggia di stelle. Anche se c’è chi sostiene che addirittura sia il risultato di attività aliena sul nostro Pianeta. Tralasciando l’ufologia e cercando di mantenere un tono scientifico, passiamo alle ipotesi più probabili.

C’è chi pensa che possa trattarsi di Enteridium lycoperdon, una specie di funghi mucillaginosi, che quando prolifera appare come un ammasso bianco sugli alberi o su pezzi di legno a terra, in particolare in zone umide. Nella sua fase di sviluppo, l’Enteridium lycoperdon appare come un mucchio di singole cellule con movimenti ameboidi. Quanto alla tossicità, si dice che non sia pericoloso, in ogni caso non è commestibile. Quindi niente risotto al sugo di Enteridium lycoperdon. Un’altra ipotesi sulla provenienza della “cacca lunare” fa pensare al Nostoc, un genere di cianobatteri, in questo caso però le masse che vengono a formarsi sono di colore verde scuro visto che contengono pigmenti fotosintetici. Infine, c’è chi pensa che siano resti di rane, rospi o vermi che, per proteggere le uova, “costruiscono” nidi di schiuma.

Test di laboratorio effettuati su campioni di sfere gelatinose sono risultati inconcludenti, solo in alcuni casi hanno dimostrato la presenza di alcuni batteri, in ogni caso, ad oggi, non ci sono informazioni a sufficienza per poter dire con certezza cosa siano.

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