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C’è un nuovo caso di Zika virus in USA ed è un mistero per i ricercatori

Al momento non esiste una spiegazione di come sia avvenuto il contagio: le autorità sanitarie stanno indagando.
A cura di Nadia Vitali
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Indagini sono in corso, nello stato americano dello Utah, per cercare di chiarire come un uomo sia stato infettato dallo Zika virus: le autorità sanitarie, infatti, si trovano davanti ad un caso che, al momento, si direbbe del tutto misterioso.

Il contagio tra uomo e uomo

Il nuovo caso coinvolge un uomo che si è preso cura di un anziano familiare colpito da Zika; quest'ultimo aveva contratto l'infezione mentre viaggiava in un Paese straniero ed è morto, non si sa ancora se proprio a causa del virus o per problemi di salute preesistenti sui quali ha inciso l'infezione. Ma quello che appare ancor più inspiegabile, e desta molti interrogativi, è il modo in cui il familiare giovane sia stato contagiato.

È noto, infatti, che lo Zika si trasmette attraverso le punture delle zanzare della specie Aedes aegypti mentre, tra persona e persona, soltanto per via sessuale: non essendoci stati rapporti di tal natura tra i due pazienti, è logico concludere, almeno per il momento, che potrebbe esserci ancora molto che ignoriamo sul virus in questione, come ha sottolineato il dottor Satish Pillai, del Centers for Disease Control and Prevention, in conferenza stampa. Ma la prudenza è d'obbligo.

Un caso unico

È escluso che il giovane contagiato abbia contratto l'infezione in altre aree in cui è diffuso lo Zika virus, poiché non risultano suoi viaggi, né ci sono zanzare vettori in Utah.

Va detto, però, che il paziente anziano presentava una caratteristica insolita: i livelli di virus nel suo sangue, prima di morire, superavano di oltre 100.000 volte i livelli osservati fino ad oggi in altre persone infettate. Una situazione così unica potrebbe aver giocato un ruolo nel contagio? I ricercatori ancora non lo sanno e, per questo, stanno continuando a indagare con il paziente sui tipi di contatto avuti con l'uomo anziano. Non bisogna, infatti, tralasciare alcuna strada: la cosa che sembra più probabile è che il contatto sia avvenuto attraverso il sangue, le urine o altri fluidi della persona malata. Ma la cautela deve essere massima, sia che le cose siano andate realmente così, sia che ci si debba aspettare che, effettivamente, il virus Zika sorprenda ancora una volta gli scienziati per la sua imprevedibilità.

I sintomi del giovane, comunque, sono rimasti piuttosto lievi fin dal momento del ricovero e continuano ad esserlo.

La diffusione dello Zika virus negli USA

Negli Stati Uniti sono stati registrati oltre 1.300 casi di Zika e la quasi totalità riguardava persone colpite dal virus durante viaggi nelle zone in cui lo Zika si sta diffondendo sempre più; sono pochissime ad essere state contagiate attraverso la trasmissione sessuale ed una sola mentre lavorava in laboratorio con il virus. Insomma non c'è ancora alcuna prova, né tantomeno pallidi segnali, che lo Zika si trasmetta attraverso starnuti o tosse o attraverso altri tipi di contatto casuale, come la condivisione di oggetti personali. Resta, però, il mistero di questo caso da chiarire.

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