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Autismo: l’inaspettato ruolo del sistema nervoso

Uno studio dimostrerebbe che a rendere particolarmente sensibili al tatto le persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico sarebbe anche un problema legato al sistema nervoso.
A cura di Zeina Ayache
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Uno studio suggerisce che l'autismo potrebbe non essere solo un disturbo legato al cervello, ma anche al sistema nervoso. Quando parliamo di disturbi dello spettro autistico tendiamo a far riferimento a tutti quei sintomi associabili con le difficoltà di interazione e i comportamenti ripetitivi, spesso accompagnati da reazioni improvvise ed eccessive a determinati stimoli sensoriali. I ricercatori della Harvard Medical School, attraverso lo studio intitolato “Peripheral Mechanosensory Neuron Dysfunction Underlies Tactile and Behavioral Deficits in Mouse Models of ASDs” e pubblicato su Cell, sostengono che alcuni aspetti di questi disturbi però, come la percezione del tatto, gli stati d'ansia o le difficoltà sociali, siano connessi con problemi legati al sistema nervoso, nello specifico quello periferico, che raggiunge gli arti, le dita e altre parti del corpo che inviano i messaggi relativi alle informazioni sensoriali direttamente al cervello.

Per giungere a queste conclusioni, gli scienziati hanno analizzato gli effetti di alcune mutazioni genetiche nei topi che sono associabili ai disturbi dello spettro autistico negli esseri umani, nel dettaglio: il Mecp2, collegato alla sindrome di Rett, la malattia neurologica associata all'autismo, e il Gabrb3, anch'esso implicato nel disturbo. Entrambi i geni sono considerati essenziali nel funzionamento delle cellule dei nervi e studi precedenti hanno già dimostrato come una loro mutazione possa portare a problemi connessi con le funzioni sinaptiche, cioè come i neuroni comunicano tra loro.

Lo studio effettuato ha evidenziato che i soggetti con la mutazione genetica dell'autismo risultavano molto più sensibili agli stimoli tattili, così come la trasmissione tra i neuroni appariva diversa rispetto alla norma, insomma, i topi con le mutazioni genetiche associate all'autismo mostravano un deficit della percezione tattile. Questa conclusione dimostrerebbe, secondo i ricercatori, che alcuni comportamenti tipici dei soggetti autistici potrebbero essere attribuibili a problemi legati al sistema nervoso e non unicamente al cervello.

[Foto copertina di geralt]

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