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Area 51: una base così segreta che la trovi su Google Maps

Immagini satellitari violano la segretezza di una nuova base militare vicino all’Area 51. E’ nota come “Area 6” e la sua esistenza sarebbe ignota agli stessi esperti del settore.
A cura di Juanne Pili
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Google Earth mette in imbarazzo i piani segreti del governo americano. Nuove immagini mostrano la struttura top-secret denominata "Area 6". Si trova in Nevada, nei pressi del Yucca Lake, a 20 km di distanza dalla ben più nota Area 51. Là, dove si effettuerebbero esperimenti altamente riservati di "retro-ingegneria aliena", nuove armi altamente tecnologiche uscirebbero da queste basi fin dai tempi della Guerra Fredda. Secondo rapporti top-secret, che infatti possiamo trovare in Rete, la struttura gestita dalla NNSA (National Nuclear Security Administration) sarebbe di importanza strategica, fino al punto che gli esperti del settore non avrebbero avuto idea – fino ad oggi – della sua esistenza.

Stando all'analisi di esperti e appassionati, le immagini satellitari mostrano una pista d'atterraggio isolata in Nevada. Si tratterebbe di un impianto di prova per il collaudo di UAV (unmanned aerial vehicle); oggi li conosciamo come "droni". La Yucca Lake Airfield, situata all'interno del Tonopah Test Range, appartiene al Dipartimento dell'Energia, ma sarebbe stata costruita tramite appaltatori la cui identità non può essere divulgata.

Queste foto tornano alla ribalta di certi blog ufologici dopo diversi anni, l'Area 6 infatti è visibile su Google Maps fin dal 2011. I primi ad accorgersene, manco a farlo apposta, sono i russi. Date le debite proporzioni dovrebbe mostrare una pista lunga circa 1,5Km. E' possibile intravedere anche un veicolo, potrebbe trattarsi di un  "General Atomics MQ-1 Predator" o un "MQ-9 Reaper UAV"; lo si vede trainato sul parcheggio della rampa. L'aeroporto dispone di quattro ganci di varie dimensioni, tra cui uno con porte a conchiglia, caratteristici delle operazioni UAV americane. I dettagli del campo di volo, tra cui un parcheggio, il perimetro di sicurezza e di costruzione in corso, sono chiaramente visibili.

Alla faccia della segretezza, le immagini nello stesso periodo vengono analizzate anche dal sito dedicato all'aeronautica Flightglobal.  Scopriamo così che l'area di Yucca Lake molto probabilmente è destinata, per conto della CIA, ai test hardware e software del programma UAV. L'agenzia d'intelligence americana è conosciuta come principale beneficiaria dei cosiddetti UAV di classe Predator. Non è la prima volta che la riservatezza di questo genere di strutture viene violata in maniera banale; una presunta base segreta della CIA a Shamsi, in Balochistan (provincia del Pakistan) è stata rivelata al mondo quando le immagini satellitari immortalarono tre Predator, in un hangar a conchiglia, su piste di atterraggio isolate.

Air Force officials are seeking volunteers for future training classes to produce operators of the MQ-1 Predator unmanned aircraft. (U.S. Air Force photo/Lt Col Leslie Pratt)

Dell'aerodromo del Yucca Lake conosciamo anche un po' di storia: sarebbe stato costruito intorno al 2002 (stando alle immagini storiche della struttura), venne poi ampliato con una piccola pista sterrata. Lo scopo dell'impianto è quello di costruire, gestire e sperimentare, una varietà di veicoli senza equipaggio. Un tempo, quando questi test venivano eseguiti nell'Area 51, i primi prototipi vennero sicuramente scambiati per dischi volanti, alimentando una vasta letteratura ufologica.

Inutile spiegarlo agli ufologi più incalliti, i quali resteranno convinti che nella base si celino astronavi extraterrestri e corpi di creature aliene. Non di meno la segretezza c'è. Non è da escludere che la narrazione ufologica risulti utile per distrarre da ciò che si fa realmente. Improbabile dunque che si tratti "retroingegneria", la storia del volo è ben nota, per appassionati e addetti ai lavori non esistono "anelli mancanti", tali da giustificare un aiutino da parte degli omini verdi. Recentemente sta facendo strada una nuova ipotesi: L'Area 51 non sarebbe altro che una discarica di sostanze radioattive. Al momento non è chiaro se si tratterebbe di una nuova destinazione d'uso o se effettivamente sarebbe stata sempre concepita così, per lo meno in parte. Forse non lo sapremo mai.

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