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Amianto: cos’è, per cosa si utilizza e perché è pericoloso per la nostra salute

L’amianto è un materiale utilizzato come isolante e molto diffuso fino agli anni ’90 quando ne è stato vietato l’utilizzo perché considerato cancerogeno: cos’è e perché è pericoloso.
A cura di Zeina Ayache
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L'incidente di Pomezia, l'incendio che ha colpito un capannone nei giorni scorsi, ha riaperto una questione importante per la salute pubblica: il pericolo legato alla presenza dell'amianto. Secondo le prime indagini infatti sarebbero state trovate tracce del materiale nei campioni analizzati. Quali sono dunque i rischi che corriamo? Vediamo insieme cos'è l'amianto, perché è pericoloso e come mai è stato vietato in Italia.

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Cos'è l'amianto

L'amianto, o asbesto, è un materia fibroso (si presenta infatti sotto forma di fibre) ed un minerale dalla struttura microcristallina composto da silicato di magnesio, calcio e ferro. Il suo nome deriva dal greco amiantos, nella sua definizione di Amianto, che significa inattaccabile, incorruttibile, e dal greco asbestos, nella sua definizione di Asbesto, che significa che non brucia ed è perpetuo.

Come si presenta l'amianto

Il materiale si presenta sotto forma di fibre e può essere anche mischiato con il cemento, per creare una matrice cementizia che serve come copertura. Nella sua forma più pericolosa, però, l'amianto può essere friabile e utilizzato come insonorizzante o isolante sui controsoffitti e sulle pareti.

A cosa serve l'amianto

L'amianto è presente in natura e per le sue caratteristiche è stato utilizzato per la coibentazione degli edifici, dei tetti, dei treni e delle navi: il materiale è infatti un perfetto isolante resistente al calore ed è in grado di agire da rinforzo e supporto.

Perché è pericoloso

L'amianto è stato considerato un agente cancerogeno e per questo, in Italia, dalla legge 257 del 1992, ne è stata vietata la produzione e l'installazione. Le fibre di amianto infatti, in particolare sotto forma di fibrocemento o eternit, se inalate, si possono depositare all'interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari dove rischiano di restare per diversi anni: qui le fibre possono portare allo sviluppo di gravi malattie come l’asbestosi, il mesotelioma ed il tumore dei polmoni, che si manifestano anche dopo 15-30 anni.

Come entriamo in contatto con l'amianto

Il problema legato alla diffusione nell'aria delle fibre di amianto è dato dal fatto dal deterioramento eventuale dei materiali, ma anche dal loro danneggiamento. Nel caso di Pomezia, il rischio è legato al fatto che l'incendio, distruggendo la struttura, potrebbe aver diffuso nell'aria queste fibre pericolose.

[Foto copertina da Wikipedia]

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