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Allerta per il West Nile virus, più controlli per i donatori di sangue italiani

I donatori che risiedono nelle aree a rischio non potranno donare il sangue per 28 giorni. I consigli per evitare le punture degli insetti.
A cura di R. Z.
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A seguito della rilevazione in Italia di zanzare positive al West Nile Disease virus, il Centro nazionale sangue ha deciso di attivare una procedura di prevenzione che prevede la somministrazione del NAT a tutti i donatori residenti nelle province di Ferrara, Milano, Brescia, Lodi, Modena, Reggio Emilia, Cremona e Pavia. La prassi prevede che i donatori residenti o provenienti dalle aree a rischio debbano astenersi dalla donazione per 28 giorni, anche nel caso in cui avessero trascorso una sola notte nelle zone indicate. L’avviso e le eventuali estensioni delle misure di prevenzione a carico dei donatori sono consultabili sul sito internet del Centro nazionale sangue (CNS), alla sezione West Nile Virus stagione 2015. L’infezione da virus del Nilo occidentale risulta essere nell’80% dei casi asintomatica. Soltanto nel restante 20% dei soggetti i sintomi sono evidenti. Spesso, tuttavia, li si sottovaluta perché molto simili a quelli di un’influenza. Nell’0,1% dei casi (e in questa percentuale si considerano sia i sintomatici che gli asintomatici), l’infezione può provocare meningite e meningo-encefalite.

Guerra alle zanzare Culex. Per contrastare la diffusione del virus, oltre alle misure attivate dal CNS, si sono attivate anche le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie). Queste, con l’ausilio di insetticidi specifici, tratteranno le aree verdi. Dove sia maggiore la presenza delle persone. Attraverso il Servizio veterinario dell’Azienda USL anche i proprietari di equini saranno tenuti a vaccinare gli animali di proprietà. Il virus del Nilo Occidentale è presente in Italia da molti anni e l’Emilia-Romagna è la regione più colpita. La febbre West Nile, trasmessa dalle normali zanzare adulte,  colpisce sia animali (in particolare i cavalli) che persone. In alcuni rari casi può essere mortale; cassi letali negli anni scorsi si sono verificati a Modena e Ferrara.

Come proteggersi. La zanzara rappresenta l’unico vettore del virus e quindi l’unica possibilità di contrarre l’infezione. La migliore misura di prevenzione consiste nell’evitare le punture di zanzara del genere Culex (zanzara domestica) adottando le misure che seguono principalmente nelle ore serali e notturne da maggio a novembre. All’interno degli edifici il metodo più efficace è l’utilizzo di zanzariere. In alternativa è possibile utilizzare zampironi o apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine. Nei luoghi all’aperto si consiglia di indossare indumenti di colore chiaro, che coprano il più possibile. Evitare profumi, creme e dopobarba. Un buon livello di protezione è assicurato dall’uso di repellenti cutanei. In questo caso si raccomandano più trattamenti nell’arco delle escursioni in quanto i prodotti evaporano rapidamente e la loro efficacia cala per via della normale sudorazione.

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