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Alci svedesi ubriache: verità o leggenda metropolitana?

Le alci sono protagoniste di molte pagine dei quotidiani locali in Svezia. A renderle celebri è la loro passione per le mele cadute dagli alberi che le farebbero ubriacare e barcollare per le strade cittadine, provocando incidenti e spaventando i passanti.
A cura di Zeina Ayache
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Le alci ubriache sono un classico dei racconti svedesi
Le alci ubriache sono un classico dei racconti svedesi

La Svezia è conosciuta nel mondo per due grandi marchi, uno di arredamento e l'altro di abbigliamento, ma non è tutto! Ogni anno il celebre paese nordico fa parlare di sé per l'originalità del comportamento delle sue alci.

Una mela al giorno…

Capita spesso infatti, secondo i racconti di cronaca locali, di incontrare alci ubriache nei giardini di casa o per le strade svedesi. Responsabili del loro stato di ebbrezza sarebbero le mele cadute dagli alberi. La loro fermentazione viene notoriamente utilizzata per la produzione del sidro, bevanda dolce a bassa gradazione alcolica. La passione per il frutto proibito insomma le porterebbe ad ubriacarsi. E così ogni anno sul web rimbalzano notizie su avvistamenti al limite del comico: da alci che crollano sbronze nei giardini di svedesi che rimangono quindi bloccati in casa, ad altre che attraversano le strade barcollando (rischiando di provocare incidenti) o ancora, come accaduto qualche anno fa, che rimangono incastrate negli alberi.

Buzz mediatico!

Le mele sarebbero il nettare inebriante delle alci svedesi
Le mele sarebbero il nettare inebriante delle alci svedesi

È successo infatti nel 2011 che, nella città di Saro, vicino Gothenburg, un alce sia stata soccorsa perché bloccata tra i rami di un albero di mele. Non contenta di essere stata liberata, l'alce è rimasta qualche giorno nel giardino del signor Johansson, prima di tornare nella foresta.

Una spiegazione scientifica

Partendo dal presupposto che le alci siano animali molto timidi e schivi, che difficilmente potremmo avvicinare, gli scienziati si sono chiesti il perché del loro comportamento, cosa cioè riuscisse a renderle meno riservate, al punto da entrare nei negozi, nelle abitazioni o passeggiare per le strade cittadine. Attualmente due sono le spiegazioni, e sono opposte. La prima, riportata anche da National Geographic, girerebbe proprio intorno alle mele di cui le alci vanno ghiotte e che, con il freddo, fermentano al punto da diventare inebrianti per questi animali. Lo stato alterato le porterebbe a rompere i loro schemi comportamentali, fino a renderle pericolose per chi dovesse trovarsi vicino a loro.

Gli scettici sono contrari

Ancora non è sicuro cosa spinga le alci a vincere la timidezza
Ancora non è sicuro cosa spinga le alci a vincere la timidezza

C'è chi però ha un'altra spiegazione. Il professor Petter Kjellander, esperto di animali selvatici presso la Swedish University of Agricultural Sciences, sostiene che non sia possibile che le alci riescano ad ubriacarsi mangiando mele, soprattutto considerando il loro peso (intorno ai 500 kg): si sazierebbero prima di riuscire a mangiarne la quantità necessaria a inebriarsi. Inoltre a nessun esemplare ritenuto in stato di ebrezza è mai stato prelevato il sangue, quindi non ci sono evidenze scientifiche a prova della teoria sostenuta dai cittadini svedesi. Secondo Kjellander la spiegazione sarebbe da ricercarsi nelle mele, non come alcolico, ma come risorsa da difendere contro chi vi si avvicina. La territorialità e la possessività sono per il professore più plausibili della sbornia. Ad oggi non ci sono dunque risposte al comportamento delle alci, restano comunque innegabili gli episodi continui che le vedono protagoniste e suscitano spesso ilarità.

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