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Al Cern confermano l’esistenza della Forza

Pesce d’aprile! Altre burle scientifiche degne di nota della giornata: Nature annuncia l’esistenza dei draghi e Science ammette di aver scoperto l’Inferno.
A cura di Nadia Vitali
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Il fisico Valerio Rossetti mentre utilizza la Forza per un compito quotidiano come riscaldare il proprio caffè (Image: Max Brice and Daniel Dominguez/CERN)
Il fisico Valerio Rossetti mentre utilizza la Forza per un compito quotidiano come riscaldare il proprio caffè (Image: Max Brice and Daniel Dominguez/CERN)

Il mondo della scienza non si è lasciato sfuggire l'occasione per divertirsi (e divertire) nella giornata del Pesce d'Aprile. E tre delle burle odierne sono riuscite particolarmente bene.

La scoperta al CERN

Il premio non può che andare a quei buontemponi (si fa per dire) del CERN i quali questa mattina hanno spiegato in un comunicato che il Large Hadron Collider ha di recente ha iniziato i test per riprendere a funzionare ad una energia potenziata di 13  teraelettronvolt e sta già penetrando a fondo nelle strutture fondamentali dell'Universo come mai aveva fatto fino ad ora. Sì, perché mentre le quattro interazioni fondamentali sono state abbondantemente documentate e confermate (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare debole e nucleare forte) in esperimenti condotti negli ultimi anni, il CERN è finalmente riuscito ad acquisire la prima, inequivocabile evidenza dell'esistenza di un'altra forza: la Forza. «È un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Intorno a noi; e dentro di noi» ha aggiunto Ben Kenobi della University of Mos Eisley su Tatooine. Pare che un minuscolo portavoce verde abbia commentato i risultati definendoli «Impressionanti». Chissà chi era

I draghi esistono e stanno per risvegliarsi

Il cambiamento climatico – si sa – è fonte di grande preoccupazione per la scienza a causa delle conseguenze che potrebbe causare. Tra queste rientra anche la possibilità che i draghi, con i loro lanciafiamme naturali, tornino tra gli esseri umani a seminare il panico. Lo hanno spiegato gli esperti dalle pagine di Nature, argomentando che gli elementi che portarono i draghi ad estinguersi sul finire dell'età medioevale potrebbero radicalmente trasformarsi a causa delle attività umane: il riscaldamento globale, infatti, costituisce lo scenario ottimale perché quei bestioni feroci possano nuovamente adattarsi a vivere sul nostro Pianeta. Attenzione, quindi.

L'Inferno è su Mercurio

Science risponde al più grande interrogativo della storia dell'umanità: ci aspetta qualcosa dopo la morte? A quanto pare, decisamente sì: e, se non facciamo i bravi, sarà un trattamento fin troppo caloroso. Gli scienziati lo hanno annunciato nel corso di una conferenza della NASA in cui sono stati rivelati i dati della sonda Messenger: una serie di registrazioni audio e video che gli esperti stanno tentando disperatamente di decifrare. Ma pare che si tratti proprio di «voci umane che gridano come in agonia». Insomma su Mercurio c'è l'Inferno: in effetti la temperatura è quella adatta.

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