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Adolescenti italiani: 8 su 10 sono a disagio e stanno male, l’aiuto arriva dagli amici

I pediatri italiani hanno chiesto agli adolescenti come stanno e le risposte ottenute non sono incoraggianti: 15 ragazzi su 100 hanno praticato autolesionismo. Il dato incoraggiante? Il sostegno degli amici.
A cura di Zeina Ayache
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Gli adolescenti italiano vivono spesso situazioni di disagio emotivo, a darci questa conferma sono i medici della Società italiana di pediatria che nei mesi scorsi hanno coinvolto migliaia di giovani interrogati sul loro universo. A quanto pare, otto adolescenti su dieci sperimentano il disagio mentre il 15% di loro avrebbe praticato autolesionismo: come stanno davvero gli adolescenti italiani?

Difficoltà adolescenziali. Siamo stati tutti adolescenti e, chi più chi meno, ci ricordiamo cosa significava avere un'età per cui ancora non sei grande e indipendente, però non sei neanche più un bambino. Ma come vivono questo periodo gli italiani di oggi? “L'adolescenza è un'età difficile, la novità è che le difficoltà emotive e comportamentali emergono sempre più precocemente. Come pediatri stiamo infatti osservando un'insorgenza sempre più precoce di alcuni problemi tipici dell'adolescenza”, spiega il presidente della Sip, Alberto Villani.

La ricerca. I medici hanno chiesto a diversi uffici scolastici regionali di sottoporre un questionario informatico ai loro studenti. In due mesi di ricerca, sono stati coinvolti 10.000 ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Le domande riguardavano diversi ambiti: alimentazione e rapporto con il proprio corpo, percezione dell'ascolto ricevuto, disagio psico-emotivo, bullismo, sessualità, dipendenze, uso di internet, famiglia.

I risultati dello studio. Dai dati raccolti è emerso che:

  • più del 50% degli intervistati è stato (sempre, spesso, qualche volta) così male da non riuscire a trovare sollievo
  • il 2% ha sperimentato ‘raramente' queste sensazioni
  • il 15% ha praticato autolesionismo intenzionalmente per trovare sollievo o per puro piacere
  • il 50% ha sentito il bisogno di avere un sostegno psicologico (ma l'84,2% poi non lo ha richiesto e il 4,8% ha sfruttato quello offerto dalla scuola)
  • i motivi per cui sono andati da uno specialista sono problemi familiari (27,3%), sentimentali e comportamentali (entrambi al 21%), scolastici (16%) e con coetanei (13,3%)

Per fortuna ci sono gli amici. E chi è che aiuta i ragazzi italiani? Dalle risposte è emerso che il vero punto di riferimento degli adolescenti sono gli amici: solo il 4% non riceve il loro aiuto quando richiesto, mentre il 70% lo ottiene sempre. E i genitori? Il 46% dichiara di rivolgersi a loro, mentre solo 20% pensa che la scuola sia in grado di dare le giuste attenzioni alle loro esigenze.

[Foto copertina di Unsplash]

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