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7 motivi per cui non vorrai avere sempre il pene eretto: ecco cos’è il priapismo

Il priapismo è un disturbo che provoca un’erezione involontaria, duratura e dolorosa del pene: vediamo insieme sette cose da sapere assolutamente su questo problema dell’organo maschile.
A cura di Zeina Ayache
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Sta facendo molto chiacchierare la notizia dell'arresto del latitante Francesco Castriotta, conosciuto come Gianco e “Signore della Cocaina” a Milano. Il motivo dell'interesse di molti però non è legato alle cause del suo arresto o alla sua condanna, ma ad attirare l'attenzione è la causa che ha permesso la sua scarcerazione per motivi di salute: l'uomo soffriva di priapismo, un disturbo che implica un'erezione prolungata del pene. Ma vediamo insieme nel dettaglio in cosa consiste questa malattia e perché non è poi così ‘piacevole' come può sembrare.

1. Attenzione, è una malattia non una fortuna

Quando parliamo di priapismo ci riferiamo ad una condizione clinica che implica un'erezione del pene involontaria, sproporzionata e prolungata nel tempo (oltre le sei ore). Questo disturbo porta chi ne soffre a provare molto dolore e, se non trattato, il priapismo può essere responsabili di danni anche persistenti come l'impotenza.

2. È tutta una questione di flusso

Il priapismo si può presentare in due distinte forme:

  • a basso flusso (priapismo venoso), quando cioè le vene che dovrebbero drenare il sangue dai corpi cavernosi del pene si ostruiscono e portano ad un'erezione persistente e ad un'azzeramento dell'ossigenazione che implicano uno shock dell'organo e danni ai tessuti
  • ad alto flusso (priapismo arterioso), quando cioè all'interno dei corpi cavernosi del pene arriva un flusso eccessivo di sangue arterioso che però non implica danni gravi all'organo

3. Anche il cervello e gli abusi sono responsabili

Ultimamente a queste due tipologie di priapismo, se ne sono aggiunte altre due, una di natura psicologica (priapismo idiopatico) e una farmacologica, provocata cioè dai farmaci: entrambi i casi sono caratterizzati da erezione involontaria, prolungata e dolorosa.

4. Dai farmaci all'alcol, la cause del priapismo

La cause del priapismo sono varie e cambiano a seconda della tipologia del disturbo:

  • a basso flusso, in questo caso l'erezione è provocata da malattie come anemia falciforme, leucemia, abuso di droghe (cocaina), alcol e farmaci
  • ad alto flusso, in questo caso il disturbo è causato dalla rottura di un'arteria cavernosa
  • idiopatico, provocato da fattori psicologici
  • farmacologico, che si sviluppa cioè in seguito all'assunzione eccessiva di farmaci per la disfunzione erettile, ma anche psicofarmaci

5. Il pene non è contento, ma può essere curato

Le complicazioni del priapismo sono varie, dall'ischemia, fino alla trombosi, passando per la disfunzione erettile e, nei casi più gravi, cancrena e amputazione del pene. La tipologia più grave, come dicevamo, è quella a basso flusso che necessita dell'immediato intervento medico. In questo caso il sangue in eccesso viene aspirato dai tessuti così da permette l'ossigenazione ed evitare danni all'organo. Nel caso di quello al alto flusso, il medico interviene invece chiudendo l'arteria cavernosa rotta.

6. Ci spiace, ma non provoca piacere sessuale

Se ad alcuni il priapismo può sembrare “una botta di fortuna”, nella realtà dei fatti questa condizione non ha nulla di piacevole. L'erezione infatti non sono non è provocata dal piacere sessuale, ma non mette chi ne soffre nella condizione per “approfittarne” visto il dolore e il pericolo per l'organo stesso.

7. Perché si chiama priapismo

Il termine priapismo ha un'origine antichissima, deriva infatti dal dio della mitologia Priapo, noto per la lunghezza del pene e per questo spesso rappresentato con un fallo particolarmente grande.

[Foto da Wikipedia]

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