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486 animali morti in 4 anni: lo zoo lager inglese perde la licenza e ora?

Nel Regno Unito è aperta una gara per ottenere la licenza di uno zoo in cui, negli ultimi 4 anni, sono morti quasi 500 animali ance per cause evitabili: ipotermia, infezioni e denutrizione.
A cura di Zeina Ayache
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Un canguro denutrito
Un canguro denutrito

Nel Regno Unito stanno facendo molto discutere le condizioni in cui sono stati trovati gli animali rinchiusi nel South Lakes Safari Zoo. Oltre alle condizioni degli ‘ospiti' vivi, a lasciare sconcertatigli investigatori chiamati ad ispezionare il parco sono anche le molte morti registrate negli ultimi quattro anni: dal 27 dicembre 2013 al 19 settembre 2016 sono deceduti 486 animali. Le cause?

A far discutere sono proprio le cause della morte di questi animali: partiamo dall'infezioni per arrivare all'ipotermia, passando per il deperimento fino agli attacchi tra conspecifici. Insomma, molti di questi animali hanno sofferto per giorni prima di trovare serenità nella morte.

La vasca dei pinguini
La vasca dei pinguini

Alcuni esempi?

Un lemure variegato disidratato, magro e con un'acuta enterite provocata o da cibo inquinato o da altro tipo di avvelenamento.

I cuccioli di leopardo delle nevi, Miska e Natasja, trovati morti parzialmente mangiati dal loro compagni di gabbia.

Una testuggine africana di nome Goliath morta fulminata da una rete elettrificata.

Attualmente ci sono molti altri animali all'interno dello zoo per i quali le condizioni di vita non sono migliorate. Dalle indagini sembrerebbero mancare le cure necessarie: questo significa che ad uccidere gli animali sono anche le cause di morte evitabili (ipotermia, denutrizione e traumi).

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Ad essere accusati sono coloro che dovrebbero occuparsi degli animali, uno su tutto l'uomo che fino a pochi mesi fa aveva la licenza dello zoo e alla quale però non è stata rinnovata. Lui è David Gill e fondò il parco nel 1994. Grazie alle azioni intraprese dalla Captive Animals Protecion Society, adesso la gestione non è più nelle mani di quest'uomo. Non è ancora finita però. A richiederla ora è Karan Brewer, anch'essa nello staff manageriale dello zoo: il che non la rende la miglior offerta possibile.

[Foto di Captive Animals Protecion Society]

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