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1.000 cani di Chicago colpiti da un virus che può essere mortale

Negli Stati Uniti c’è molta preoccupazione per la rapida diffusione di un virus che ha già colpito più di 1.000 cani solo a Chicago.
A cura di Zeina Ayache
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Un virus sta colpendo i cani di Chicago
Un virus sta colpendo i cani di Chicago

Preoccupa sempre di più l'influenza che sta dilagando tra i cani residenti a Chicago e zone limitrofe e che ad oggi ha colpito già più di 1.000 esemplari. Secondo quanto dichiarato dalla Cornell University si tratterebbe di due virus distinti, uno sarebbe l'A H3N8 e l'altro l'A H3N2, entrambi comunque non dovrebbero essere contagiosi per gli esseri umani.

Inizialmente gli scienziati avevano identificato il virus A H3N8 come responsabile dei casi di influenza già riscontrata in passato tra la popolazione canina nordamericana. Comparso circa 40 anni fa nei cavalli, si è adattato ai cani quando, nel 2004, è stato riscontrato nei greyhound. Nuovi test effettuati dal New York State Animal Diagnostic Laboratory e dal Wisconsin Veterinary Diagnostic Laboratory, suggerirebbero però che il vero responsabile di questa influenza sarebbe l'H3N2, già identificato nel 2007 tra i cani del Sud della Cina e della Corea del Sud e considerato un adattamento infettivo per i cani di un'influenza aviaria. Attualmente i laboratori sono al lavoro per isolare il virus così da trovarne una cura, visto che attualmente non c'è.

I sintomi di questa influenza canina sono tosse, febbre alta, inappetenza, naso che cola e letargia, in alcuni casi invece la malattia è completamente asintomatica. Mentre nei casi più gravi può comportare polmoniti e, addirittura, morte, si parla di un tasso di mortalità che varia dal 2 al 3% dei casi. I soggetti più a rischio sono i cani giovani e quelli anziani. Il problema di questa influenza è la sua facilità di trasmissione poiché basta un semplice contatto con le secrezioni del naso per essere contagiati. Per questo si sconsiglia agli abitanti di Chicago di portare i propri cani negli asili.

Per diagnosticare la presenza del virus basta un semplice test da effettuare presso il proprio veterinario. Esiste un vaccino per l'A H3N8, ma non è ancora chiaro se sia in grado di proteggere anche dall'A H3N2. Quanto alle cure, non esistendo un vero e proprio farmaco, si consiglia di mantenere ben idratato il proprio cane, evitando di esporlo all'aria aperta.

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